E’ di questa mattina la notizia del nuovo blitz di Greenpeace. Quest’oggi alle 7:40 circa, a bordo di un paramotore, un attivista ha sorvolato la centrale di Bugey, che si trova a35 km da Lione, penetrando all’interno dello spazio aereo negato al volo per dimostrare che volare sopra una centrale è possibile. Il blitz di Greenpeace Francia ha fornito una nuova dimostrazione della vulnerabilità degli impianti nucleari almeno sotto il profilo della minaccia aerea. L’attivista è riuscito addirittura a sganciare bombe di fumo con un solo motore ed è atterrato anche all’interno del sito. Le chiacchiere stanno a zero, secondo Greenpeace. La vulnerabilità dei siti nucleari francesi di fronte alla minaccia di un attacco aereo è accertata. A differenza della Germania che nei test sulla sicurezza delle centrali ha tenuto…
In mattinata alcuni attivisti di Greenpeace si sono introdotti in diverse centrali nucleari francesi per porre l'attenzione sull'emergenza sicurezza negli impianti. Gli ecopacifisti sono riusciti ad arrampicarsi sulla cima di uno dei reattori della centrale di Nogent, nei pressi di Parigi, e ad esporvi uno striscione contro l'uso del nucleare; altri militanti sono penetrati, senza essere scoperti, presso le centrali di Chinon e Blayais. La polizia è però riuscita a sventare i tentativi di raid nei siti di Blaye e Cadarache. In un comunicato Sophia Majnoni d'Intignano, responsabile della campagna sul nucleare di Greenpeace ha dichiarato che "questa è la prova definitiva che la sicurezza è insufficiente e della portata della vulnerabilità delle centrali nucleari francesi". Nonostante la Francia dipenda dall'energia nucleare per il 75%, socialisti e verdi hanno stretto un accordo a novembre…
Greenpeace Italia compie 25 anni. Questo nuovo video ripercorre la storia dell'organizzazione attraverso le immagini storiche delle azioni contro il nucleare, la pesca intensiva nel Mediterraneo, la distruzione delle foreste tropicali, a difesa del clima e di un'agricoltura sostenibile.
Negli ultimi due anni le isole spagnole sono diventate una delle principali porte d'accesso per gli africani diretti in Europa, anche a causa della pandemia. Intanto, secondo le associazioni, nelle isole i migranti sono detenuti in condizioni disastrose e privati dei diritti di base Articolo di Ilaria Cagnacci. Immagine in copertina tratta dal rapporto CEAR Quando si parla di migrazioni verso l’Europa spesso si tende a ridurre il fenomeno alle rotte balcanica e mediterranea. Tuttavia, esiste una terza rotta battuta da migliaia di persone in fuga da conflitti, violenze e difficoltà economiche. Si tratta della la rotta atlantica, crocevia tra l’Africa Occidentale e l’arcipelago delle Isole Canarie, considerato il passaggio marittimo più pericoloso per raggiungere l'Europa a causa dell’alto rischio di naufragi e delle grandi distanze da percorrere. La rotta…
Per i guaraní la terra è l'origine di tutta la vita. Ma da oltre 500 anni le incursioni violente di 'civilizzatori', allevatori ed estrattivisti hanno devastato il territorio in cui vivono e quasi tutta la loro terra è stata rubata. Intanto, mentre i bambini guaraní muoiono di fame, negli ultimi anni centinaia di leader e attivisti sono stati assassinati. Le organizzazioni per i diritti umani mettono in guardia: si tratta di uno sterminio annunciato. Testo di Riccardo Bottazzo Yvy è malata. Yvy, che nella lingua guaraní significa la “Nostra Terra”, soffre per la crudeltà e la mancanza di rispetto degli uomini che la abitano, così come un corpo soffre se è attaccato da un virus. Ñande Ru Guasu, il Nostro Grande Padre, creatore del cielo, della foresta e dei corsi…