Per i guaraní la terra è l'origine di tutta la vita. Ma da oltre 500 anni le incursioni violente di 'civilizzatori', allevatori ed estrattivisti hanno devastato il territorio in cui vivono e quasi tutta la loro terra è stata rubata. Intanto, mentre i bambini guaraní muoiono di fame, negli ultimi anni centinaia di leader e attivisti sono stati assassinati. Le organizzazioni per i diritti umani mettono in guardia: si tratta di uno sterminio annunciato. Testo di Riccardo Bottazzo Yvy è malata. Yvy, che nella lingua guaraní significa la “Nostra Terra”, soffre per la crudeltà e la mancanza di rispetto degli uomini che la abitano, così come un corpo soffre se è attaccato da un virus. Ñande Ru Guasu, il Nostro Grande Padre, creatore del cielo, della foresta e dei corsi…
Nel Brasile sud occidentale, come ha riportato Survival International, alcuni sicari hanno attaccato e incendiato una comunità guarani, "colpevole" di vivere nella propria terra. Secondo i primi resoconti un bambino di un anno sarebbe morto per l’incendio appiccato dai sicari il 24 giugno, ma finora la notizia non è stata confermata. I Guarani sono fuggiti dall’area, e hanno denunciato la scomparsa di due ragazze e un ragazzo. I Guarani della comunità di Kurusu Mba avevano rioccupato pacificamente una parte della loro terra ancestrale il 22 giugno, dopo aver aspettato per molti anni che questa gli venisse restituita. Poco dopo erano stati circondati dai sicari che, secondo quanto ha raccontato un uomo guarani, “sparavano colpi sopra le nostre teste”. Gli allevatori e i contadini, che oggi occupano quasi tutta la terra guarani,…
Già da diversi mesi Survival (organizzazione dedicata ai popoli tribali e ai loro diritti) sta seguendo il caso della tribù dei Guarani in Brasile (che conta circa 46mila persone). Attualmente vivono solo in una parte di quella che prima era la loro terra (conosciuta con il nome di Pyelito Kuê/M’barakai), dato che ora la devono condividere con un ranch. In effetti, la convivenza non ha nulla di pacifico. I Guarani sono letteralmente circondati dalle guardie armate dell’allevatore e hanno molte difficoltà nel reperirsi cibo e medicine. A complicare le cose è arrivato l’ordine di sfratto, ma il popolo indiano non vuol sentire ragioni e così si appella al mondo: “Questa sentenza è parte dello sterminio storico dei popoli indigeni del Brasile. Abbiamo perso la speranza di poter sopravvivere nella nostra…
di Julio Monteiro Martins* Nel 1981 ero tornato in Brasile dopo aver passato qualche anno nelle università degli Stati Uniti imparando le tecniche dei laboratori di scrittura, i writers workshop, una vecchia tradizione anglo-sassone allora ancora sconosciuta in Brasile. Proprio in quegli anni un anziano critico letterario e allora professore alla Universidade di Rio de Janeiro, Afrânio Coutinho, aveva trasformato la sua propria casa, in Ipanema, in una Scuola di Scrittura, la OLAC, la prima del paese, e mi ha invitato a creare lì il mio Laboratorio di Narrativa. I suoi figli erano già grandi, e lui ormai vedovo e, già ottantenne, era quasi cieco. Dormiva in una brandina messa tra due librerie al terzo piano, tutto il resto della grande casa era dedicata alla scrittura, e quell’amore e sacrificio per lo…
di Daniele Bordoli, LA PAZ “Data l’esistenza precoloniale di nazioni e popolazioni indigene originarie e il loro dominio ancestrale sui propri territori si garantisce la loro libera determinazione nel marco dell’unità dello Stato, che consiste nel diritto all’autonomia, all’autogoverno, alla propria cultura […]”. Così recita la Costituzione boliviana, approvata da un referendum nel 2009 dal governo di Evo Morales Ayma (lui stesso indigeno della popolazione Aimara). La popolazione indigena rappresenta circa il 50% dei boliviani, mentre nelle zone rurali arriva a una media del 74%. Sono circa 40 le etnie originarie dello Stato Plurinazionale di Bolivia. Quechua e Aimara le più folte e famose, ma è nella zona tropicale a nord del paese che risiede il maggior numero di popolazioni, guidate dai celebri Guaranì. La progressista costituzione voluta dal presidente indigeno,…