Dodicesima puntata di #viaggiadacasa, il format di videointerviste a cura di Frontiere per conoscere il mondo e le sue sfumature un paese alla volta attraverso i racconti di narratori d'eccezione. Le interviste sono a cura di Joshua Evangelista e Luca La Gamma, regia di Valerio Evangelista. L'appuntamento è ogni martedì, mercoledì e giovedì alle 20.30 in diretta su Facebook e YouTube. https://www.youtube.com/watch?v=HA8mAhlWFwY La giornalista Sara Manisera ci accompagna in Iraq, raccontandoci le attuali preoccupazioni legate al diffondersi del Coronavirus, al calo del prezzo del petrolio, al rischio fallimento dello Stato e a un'instabilità legata alle tensioni in corso tra Stati Uniti ed Iran. In questo contesto crescono nuove generazioni che hanno voglia di stabilità, cultura e di difendere il patrimonio ambientale iracheno. E ancora: storie di donne irachene coraggiose e…
Il documentario di Emanuela Del Re racconta la storia della comunità cristiana irachena prima e dopo gli effetti della presenza dell'ISIS, dando voce a uomini, donne e bambini a cui il Califfato ha dichiarato guerra. di Nicolamaria Coppola egli ultimi 15 mesi, circa 125 mila cristiani delle aree adiacenti a Mosul e della piana di Ninive sono stati costretti ad abbandonare le loro case solo perché hanno scelto di rimanere cristiani rifiutando le condizioni imposte dai miliziani dello Stato Islamico. L’ISIS, in nome di un falso Dio, pretende di purificare la terra dell’Islam da tutti coloro che sono takfir (apostati, sicché empi): sciiti, alawiti, aleviti, drusi, yazidi, ebrei, circassi, sufi e, appunto, cristiani. A tutti gli apostati vengono lasciate tre possibilità per poter restare nei territori del Califfato: convertirsi all'Islam…
di Riccardo Bottazzo I bombardamenti francesi e americani a Mosul? Assolutamente inutili. Gli unici che davvero combattono l’Isis? I peshmerga ma soprattutto i combattenti e le combattenti del Pkk. A dirlo è un prete. Ma un prete di frontiera. Anzi, di trincea. Ghazwan Baho, parroco della “piccola Roma dell’Iraq”: Alqosh. Siamo nella piana di Ninive, a ridosso del confine con la Turchia, in quello Stato autonomo ma non dichiarato che è il governatorato di Ninawa nel Kurdistan iracheno. Se salite sull’unico campanile della città e allungate lo sguardo oltre i fumo delle esplosioni riuscite a scorgere il tenue profilo della città di Mosul, neppure 50 chilometri a meridione. Io ci sono stato per puro caso (volevo andare a Ninive ma avevo sbagliato strada e, soprattutto, momento) con due amici medici, nel…
Mosul – E’ di poche ore fa la notizia dell’omicidio dell’avvocatessa Samira al Nuaimy, accusata di apostasia. Samira era un’attivista per i diritti delle donne e delle minoranze; è stata torturata e giustiziata in pubblico da jihadisti dello Stato islamico. A diffondere la notizia è stato l’Alto Commissario Onu per i diritti umani, Zeid Ra’ ad al- Hussein, spiegando che la donna era stata prelevata il 17 settembre scorso dalla sua abitazione di Mosul, nel nord dell’Iraq, dopo aver a lungo criticato su diversi social network le azioni di devastazione e distruzione condotte dall’Is contro santuari e antiche moschee. Accusata di apostasia, al-Nuaimy è stata torturata per cinque giorni prima di essere giustiziata in piazza da un plotone di esecuzione. L’esecuzione è avvenuta lunedì scorso. La donna si era rifiutata…
Mohammed Harith Youssif ha 25 anni, è sciita ed è di Mosul. La violenza dello "Stato islamico" lo ha reso un profugo interno. Il 1 settembre Mohammed ha coronato il suo sogno d'amore con la ventenne Reem Ahmed, sunnita e anche lei di Mosul, sposandola in una scuola di Baghdad. Secondo l'ultimo rapporto di Amnesty International (leggi qui la testimonianza di Donatella Rovera, AI-Italia, presente ora nella regione) le persone che hanno dovuto lasciare case e proprietà in Iraq, a causa della follia del sedicente "nuovo califfato", sono circa 830mila. vedi le altre foto del matrimonio su Reuters