Leggendo le notizie riguardanti il referendum sull'indipendenza in Veneto noi della redazione di Frontiere News abbiamo istintivamente reagito quasi con fastidio, considerandolo un semplice colpo di coda del leghismo ormai in declino. Poi, però, ci siamo chiesti una cosa: quando un movimento indipendentista è legittimo? Basta che la semplice maggioranza di cittadini sia favorevole o devono esserci delle ragioni che affondano le proprie radici nella storia e nelle tradizioni di un popolo? E mentre ci ponevamo queste domande abbiamo scoperto che un nostro collaboratore veneto, Stefano Zambon, ha appoggiato il referendum ed è un convinto indipendentista. Ecco da dove nasce questo pezzo. Dalla voglia di capire e dalla considerazione che minimizzare movimenti di questo tipo ha il solo effetto di dar loro maggiore forza. di Stefano Zambon LA MIA…
Li chiamiamo eroi, ma forse è più proprio definirli esempi. Perché la nostra lista delle venti persone che hanno caratterizzato il 2013 in positivo è composto principalmente da anti-divi, le cui gesta sono state per lo più dimenticate dalla maggior parte dei media. In questa seconda parte Alfredo Moser, José Mujica, Giusi Nicolini, Rachid Khadiri Abdelmoula, Royal HaskoningDHV, Snowden, Antonio Valente, Ambrosio Vilhalva, Bassam Youssef e Razan Zeitune (QUI la prima parte). ALFREDO MOSER - Può una lampadina funzionare senza energia elettrica? Sì, grazie ad Alfredo Moser, un ingegnoso meccanico brasiliano. Le lampadine in questione non sono altro che bottiglie di plastica riempite di acqua e candeggina che, sfruttando la rifrazione della luce attraverso l’acqua, la diffonde in tutta la stanza; basta fissarla sul tetto con una retina poliestere e il gioco è fatto. Grazie a questa invenzione, già migliaia…
Gravi le condizioni fisiche del leader del Pkk, Abdullah Öcalan. Numerose ONG richiedono una delegazione di medici che sorvegli sulla salute di “Apo”. Nello sfondo: i 14 anni di prigionia, il processo di pace e i silenzi dei ministeri. In una Turchia attraversata dalla tensioni di Gezi Parkı, ritorna in auge una sua criticità: la situazione di Abdullah Öcalan, della sua formazione, il Pkk, e del suo popolo, quello Curdo. LO STATO DI SALUTE - Una conferenza del 16 luglio a Batman - nel Sud-est dell'Anatolia - ha risollevato il problema del leader curdo. La sua salute sarebbe "preoccupante", secondo quanto riferisce un cominciato dell'UIKI (Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia). Öcalan stesso avrebbe rivelato al fratello la sua preoccupazione, accusando di continuo “gravi bruciori a occhi, gola, bocca e…
Come e quanto cambierà la Turchia nei prossimi anni? I progetti verso il suo centenario nel 2023. Dal Bosforo artificiale al piano antisismico passando per Ankara e Smirne. di Stefano Zambon (@Stefano_Zambon) Erdoğan, un personaggio che divide. L'uomo più amato e odiato di Turchia, fautore del miracolo economico turco odierno e forse di domani. Un sultano dai piani faraonici, che sta preparando il Paese al suo centenario nel 2023 con una serie di grandi opere che sanciranno la definitiva modernizzazione della Turchia. Non c'è solo Gezi Parkı e la sua distruzione nei disegni erdoganiani della futura Turchia. Nel recente numero di Limes “I figli del Sultano” l'analista politico Giuseppe Mancini ha tracciato un quadro di queste opere faraoniche. Ecco una lista dei progetti più salienti. KANAL ISTANBUL - Un “progetto folle”…
Alessandria d'Egitto, centro delle pulsioni e degli scontri, fisici e ideali, dell'Egitto in rivolta. Una città conservatrice quanto rivoluzionaria. Emblema delle tensioni e pulsioni che attraversano l'Egitto post Mubarak. di Stefano Zambon (@Stefano_Zambon) Perché Alessandria è più importante di altre città egiziane, al-Cairo compresa? Perché questa metropoli da 4 milioni di abitanti presenta tante e diverse facce dell'Egitto odierno, quello rivoluzionario (vedasi le rivolte di questi giorni) e quello conservatore. Ma non solo: Alessandria è anche la sede del patriarcato copto e una delle città più multiculturali d'Egitto. I NUMERI. Partiamo dai dati di fatto: Alessandria è una città divisa più di ogni altra città egiziana. Ci basti osservare i risultati delle elezioni parlamentari e presidenziali egiziane del 2012. Le elezioni parlamentari, nel gennaio 2012, videro un vittoria, schiacciante, dei partiti islamisti…