di Bartolomeo Bellanova Shaimaa al-Sabbagh, 32 anni, era un’attivista per i diritti dei lavoratori e militante del Partito dell’alleanza popolare socialista. Sabato 9 maggio 2015 si è svolta la prima udienza per l’uccisione di Shaimaa, colpita a morte il 24 gennaio 2015 dalle forze di sicurezza durante una manifestazione per ricordare le centinaia di “martiri della rivoluzione del 25 gennaio”, che nel 2011 spodestò Hosni Mubarak. Shaimaa al-Sabbagh, insieme a una trentina di persone, stava prendendo parte alla manifestazione indetta dal Partito dell’alleanza popolare socialista. Camminavano sul marciapiede per non ostruire la circolazione stradale, dirette a piazza Tahrir: alcune reggevano lo striscione del partito, altre avevano in mano cartelloni e fiori. Le forze di sicurezza che presidiavano gli ingressi di piazza Tahrir bloccarono i manifestanti in via Talaat Harb e, senza…
di Claudia Corbo Le proteste, Tahrir, ordigni esplosivi, morti, feriti e Sisi. Sono probabilmente queste le parole e le idee che più frequentemente associamo all’Egitto dell’ultimo periodo. I tumulti politici e le tensioni sociali sembrano aver superato persino le Piramidi e i Faraoni nell’immaginario comune del paese Nord Africano. I media locali non fanno altro che rinvigorire quest’immagine parziale e monodimensionale dell’Egitto, portandoci ad ignorare il complesso mosaico che prende vita dalla quotidianità di questo paese in movimento. “Anche nei giorni di massima tensione, quei giorni pieni di tumulti e di scontri, non dobbiamo dimenticare che quando quelle donne e quegli uomini dalle piazze tornano a casa, tornano ad essere fratelli e sorelle, madri, padri e figli e continuano a vivere le loro vite quotidiane, ad andare a…
Yasser Arafa è uno dei leader del comitato “Libertà e Democrazia per l’Egitto” che con Khaled Ismail mi ha ospitato nel suo garage per parlare di quello che sta accedendo in Egitto. Sono anni che ormai vivono e lavorano a Roma, ma da un anno sono attivi sia a Roma che a Milano con il loro comitato e le loro iniziative antigolpiste. Intervista di Carlo Barberio Quando nasce ufficialmente il comitato? Il comitato “Libertà e Democrazia per l’Egitto” nasce ufficialmente il 27 luglio 2013 in seguito agli avvenimenti che hanno interessato l’Egitto negli ultimi mesi culminati con il rapimento e la destituzione del presidente Mohamed Morsi e l’ascesa al potere del regime militare di Abdel Fattah Al-Sisi. Il comitato da chi è formato? Tra i promotori del comitato vi sono uomini e donne italo-egiziani che credono nella libertà del popolo…
di Maddalena Goi Il 26-27 maggio, l’Egitto, è chiamato alle urne per eleggere il futuro successore di Morsi. Mentre le elezioni 2012 hanno visto cinque candidati contendersi la presidenza, oggi sono solo due i candidati presenti sul palcoscenico presidenziale dell’Egitto, da una parte l’ex comandante delle forze armate egiziane Abdel Fattah al-Sisi e dall’altra il politico egiziano Hamden Sabahi di orientamento socialista. Quest’ultimo si era già candidato per le presidenziali del 2012 ottenendo il terzo posto col 20,7% di voti. Ma il candidato favorito resta solo uno - considerato un eroe nazionale, il "leone", colui che ha sconfitto il terrorismo e salvato il paese dalla violenza e dalla minaccia islamista rappresentata dai Fratelli Musulmani. Al-Sisi, 59 anni, ufficiale militare, ex capo dell’Intelligence, presidente del Consiglio Supremo delle Forze Armate (SCAF), il 26 marzo 2014 ha dato le sue dimissioni…
"Super Sisi" sorvola l'Egitto sul suo aeroplano personale raccogliendo monete ed evitando mine fluttuanti. Questo è solo uno degli esempi di come la Sisi-mania abbia permeato parte della società egiziana, in una commistione tra consumismo e devozione sacrale. Vi proponiamo una rassegna dei più bizzarri prodotti che hanno come soggetto il nuovo Faraone (raccolta da Middle East Eye). "SUPER SISI" Per rafforzare la figura dell'eroe Sisi, alcuni sviluppatori hanno realizzato un gioco d'avventura scaricabile sull'app store di Google Play. "Super Sisi" deve guidare un aereo sui cieli egiziani raccogliendo monete ed evitando mine fluttuanti. "La grafica è elementare, i controlli non sono stabili, la musica orrenda e c'è troppa pubblicità. Non capisco perché la gente abbia speso tempo e denaro in questa porcheria", ha commentato un giocatore. "Non ho ancora…