Laureato in Lettere e in Scienze dell'Educazione, ho vissuto e lavorato in Irlanda e in Tanzania. Lavoro come educatore sociale in una casa-famiglia per minori e donne vittime di violenza. Sostenitore dei diritti civili delle minoranze.
Analisi di Luca Ortello. Foto in copertina di Tim Mossholder Lo scorso 4 novembre 2020 la Camera dei deputati ha approvato, con 265 voti favorevoli, 193 contrari e un’astensione, il DDL Zan in contrasto alle discriminazioni per motivi legati all’omolesbobitransfobia, alla misoginia e alla disabilità. La maggioranza della Camera, oltre ad aver respinto le pregiudiziali di costituzionalità presentate dalle opposizioni in riferimento al disegno di legge, ha anche votato per estendere le stesse tutele alle persone disabili. Questa volta, persino Lega e Fratelli d’Italia hanno votato a favore per estendere le previsioni degli articoli 604 bis e ter del codice…
Cosa prevede il ddl Zan? Perché spaventa tanto i leader dei partiti di destra così come la Cei? È una minaccia alla libertà d'espressione? L'educatore Luca Ortello prova a rispondere a tutte le principali critiche al disegno di legge contro l'omotransfobia, a partire dai numeri e dalle statistiche sulle discriminazioni in Italia. In uno stato democratico, la libertà di pensiero è un sacrosanto diritto. La domanda che in molti si pongono è: dove termina la libertà di espressione – possibile grazie ai princìpi democratici – e dove inizia la discriminazione delle minoranze? Discriminare e ledere la dignità di qualcun altro…