Su Greta e Vanessa non abbiamo niente da dire
di Joshua Evangelista Nel 1927 Heidegger scriveva che la sua epoca era soggetta a "un fiume di parole" che "non fa che oscurare l’oggetto da comprendere, dando ad esso la chiarezza apparente dell’artificiosità e della banalizzazione". Secondo il filosofo tedesco il silenzio può sottendere la possibilità di avere qualcosa da esprimere ma decidere di rinunciarvi. Un modo per attribuire un valore autentico alle parole ed evitare di renderle logore e superficiali. E che dire del compositore John Cage, che in un'intervista dichiarò che la sua opera più importante fosse stata 4′33″, quasi cinque minuti di totale silenzio da parte di orchestra e pubblico in sala nei quali la composizione…