Interviste

Srđan Dragojević, l’ultimo jugoslavo

Srđan Dragojević, l’ultimo jugoslavo

Intervista di Monica Ranieri e Joshua Evangelista Uno degli ultimi jugoslavi. Ama definirsi così il talentuoso e pluripremiato regista serbo Srđan Dragojević. Ascoltando le sue parole, ma soprattutto guardando i suoi film viene proprio la voglia di comprendere cosa ci sia davvero dietro questa sua jugonostalgia. Non si tratta solo dell’orientamento politico che lo ha portato a sedere nelle fila del parlamento serbo come deputato per il partito socialista, e non di un’acritica adesione ad anacronistici valori di un passato forse romanzato. La scelta di cuore di Dragojević sembra invece essere ben radicata in una appassionata e lucida comprensione delle…
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Noi iracheni sunniti devastati da Isis e milizie sciite

Noi iracheni sunniti devastati da Isis e milizie sciite

Laith è uno dei tanti giovani iracheni emigrati in Giordania alla ricerca di un futuro migliore, lontano dalla violenza settaria e dalle crudeltà perpetrare dall’ISIS. È arrivato ad Amman nel 2013 e da allora si divide fra università e lavoro, cercando di vivere il più possibile lì quella vita normale che gli è stata negata a Bagdad. Prima di quella data, nel 2012, la percentuale di iracheni presenti sul territorio del Regno Hashemita era pari al 7%, ma, col precipitare degli eventi nella Mezzaluna fertile lo scorso anno, l’UNHCR ha registrato un afflusso giornaliero di 250 persone in cerca di…
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Nel ventre del drago

Nel ventre del drago

L’esperienza di Jackie e Juvi, migranti a Taiwan e successivamente migranti in Italia, testimonia un dato tanto importante, quanto attuale, anche per la nostra specifica realtà italiana: di fronte a una “infrastrutturazione” delle migrazioni, attuata attraverso la collaborazione transnazionale di molteplici attori, la soggettività migrante emerge sempre con quel carattere di non “addomesticabilità”, di fuga, anche quando deve fare i conti con la dura realtà della fabbrica elettronica taiwanese, o con le regole d’ingresso in Europa.  Jackie Banaang, Juvi Elalto, Stefano Rota - Transglobal   Quella che segue, più che un intervista, si potrebbe descrivere come la scrittura a tre…
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Un italiano dell’Unicef a Teheran: “Basta demonizzare l’Iran”

Un italiano dell’Unicef a Teheran: “Basta demonizzare l’Iran”

di Giovanni Vigna Classe 1980, mantovano, Matteo Valenza potrebbe essere definito, con un’espressione piuttosto gettonata, “un cervello in fuga”.  Ma, in realtà, il viaggio è una delle componenti fondamentali della sua mission. La carriera di cooperante l’ha infatti portato a lavorare prima per un’agenzia dell’Onu in Egitto, dove ha vissuto per tre anni, poi in Iran per l’Unicef. La notevole esperienza accumulata all'estero gli consente quindi di affrontare con disinvoltura temi complessi, mettendo in discussione diversi luoghi comuni relativi al Medio Oriente. Valenza ha accettato di rispondere a titolo personale ad alcune domande di Frontiere News, precisando che in questa intervista…
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“Vedevo tutto bianco”, conversazione con Ahmad Ejaz

“Vedevo tutto bianco”, conversazione con Ahmad Ejaz

di Stefano Rota – Associazione Transglobal Ejaz è un cittadino italiano di origine pakistana. Vive in Italia da 25 anni, sposato con una donna italiana, dalla quale ha avuto due figli. Giornalista, mediatore culturale, ha fondato l’associazione “Nuove Diversità” e il giornale “Azad”, di cui è direttore. In questa conversazione, racconta, a tratti con toni anche molto ironici, le sue impressioni, la sua lettura, o difficoltà di lettura, del mondo in cui era arrivato, quando la presenza di migranti in Italia era appena agli inizi, nella seconda metà del 1989. Il 1990 ha segnato uno dei “turning point” nella storia…
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