Americhe

Cosa possiamo fare per Haiti

Cosa possiamo fare per Haiti

L'uragano Matthew ha ucciso centinaia di persone ad Haiti. Venti di 200 km orari hanno totalmente devastato città e villaggi del sud. Vedendo la devastazione in città come Jérémie, Dame Marie, Les Cayes e Port Salut la mente torna inevitabilmente al 2010. Ancora una volta, la vulnerabilità ai disastri naturali della prima repubblica nera dell'epoca moderna è stata messa a nudo. Guilbaud Saint-Cyr, responsabile di Compassion ad Haiti, racconta la corsa contro il tempo dei volontari: "Lavoriamo per i bambini più vulnerabili del nostro Paese: molti di loro vivono ancora in tende e sono stati colpiti da un uragano violentissimo. Hanno bisogno di riparo, cibo, acqua e vestiti asciutti". Attiva…
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Alla scoperta del teatro dell’oppresso

Alla scoperta del teatro dell’oppresso

di Marina Mazzolani Conosco Roberto Mazzini da trent’anni (o giù di lì) e so per certo che Il TdO (Teatro dell’Oppresso) in Italia lo vede come riferimento principale, primo, storico. Che poi altri siano venuti, e che altri, anche tra quelli formati da lui, abbiano preso altre strade, alcune critiche verso la pratica teatrale di Roberto stesso, fa parte degli sviluppi “naturali” di ogni strada tracciata, che – se continua ad essere percorsa e non viene dismessa e catturata dalle erbacce – si fa cammino per i più diversi viaggi, per le più diverse personalizzazioni dello stesso viaggio e perfino…
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Bertita Càceres nel segno della madre: “Svegliamoci, umanità”

Bertita Càceres nel segno della madre: “Svegliamoci, umanità”

di Riccardo Bottazzo Porta un nome pesante, Berta Cáceres. Lo stesso nome di sua madre, uccisa con otto colpi di pistola dopo averle spezzato braccia e gambe per aver difeso la sua comunità indigena honduregna dalla devastazione procurata dalla privatizzazione dell’acqua e dalla realizzazione di una diga. Lo stesso nome di sua nonna, anch’essa attivista per i diritti civili e l’ambiente, e prima sindaca donna dell’Honduras. “È una tradizione di famiglia. Lo facciamo per ricordarci che le battaglie proseguono anche dopo di noi e che non ci si deve fermare. Mai”. Ho incontrato Bertita a Ferrara, in occasione del festival…
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Nessuno può portarti un fiore

Nessuno può portarti un fiore

"Nessuno può portarti un fiore" è una poesia in onore delle donne che hanno combattuto per la libertà nel corso della storia, ma per qualche ragione sono state dimenticate. Il motivo non è un mistero: le politiche dei governi di tutto il mondo hanno ingrandito i risultati degli uomini trasformandoli in eroi. La forza è l'elemento che ha permesso a queste donne di andare avanti, essendo l'origine di essa ancora un enigma. L'opera vuole far luce sulla realtà in cui queste donne vissero e morirono, per portare chiarezza sulla loro storia in modo che finalmente, gli si possa portare un fiore.…
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Ayotzinapa, 24 mesi senza giustizia

Ayotzinapa, 24 mesi senza giustizia

“Se Lei avesse un figlio desaparecido rimarrebbe lì seduto o andrebbe fuori a cercarlo per anni?”, questa la domanda di Mario C. González, padre di César, uno dei 43 studenti scomparsi il 26 settembre 2014 a Iguala, Messico. A due anni da quella che è stata battezzata “la notte di Iguala”, in cui la polizia cittadina uccise 6 persone e ne ferì decine, sequestrò 43 studenti della scuola normale rurale di Ayotzinapa, nel meridionale stato messicano del Guerrero, e li consegnò a un gruppo della criminalità organizzata, vi sono poche certezze: lo Stato messicano non ha potuto offrire versioni plausibili…
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