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Anas e quei siriani rimpatriati illegalmente dalla Turchia

Anas e quei siriani rimpatriati illegalmente dalla Turchia

Nel 2016 Anas Al Mustafa è stato uno degli ultimi a lasciare Aleppo sotto assedio. A Konya, in Turchia, ha fondato una organizzazione umanitaria, ma a maggio 2020 – mentre era in attesa della cittadinanza – è stato espulso dalla polizia e abbandonato nella polveriera di Idlib, tra terroristi islamici e forze assadiane. Dopo essere tornato a Konya pagando dei trafficanti, vive sospeso in un limbo, con la paura costante che la polizia torni da lui. Intervista e foto di Giulia Bernacchi Maggio 2020. Per i paesi musulmani si apre il mese di ramadan. Ma a causa della pandemia, invece…
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Perché l’ecocidio dev’essere considerato un crimine internazionale

Perché l’ecocidio dev’essere considerato un crimine internazionale

Un movimento crescente a livello globale chiede che la distruzione dell'ambiente venga trattata come il genocidio e i crimini contro l'umanità, e che governi e multinazionali rispondano della propria negligenza nei confronti degli ecosistemi nei quali viviamo. Di Ilaria Cagnacci Se negli ultimi decenni in materia di diritto penale internazionale abbiamo assistito a dei passi da gigante, lo stesso non si può dire per quanto riguarda le leggi di protezione ambientale. Nel mondo sono sempre di più coloro che sostengono che uno dei modi più efficaci per prevenire la distruzione ambientale sia il riconoscimento dell’ecocidio come quinto crimine internazionale oltre…
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Il futuro degli iracheni dopo la visita del Papa

Il futuro degli iracheni dopo la visita del Papa

Il viaggio di Papa Francesco è stato uno degli appuntamenti più incredibili del 2021. Nonostante le preoccupazioni per il coronavirus e una situazione di sicurezza precaria nel paese – con una base militare presa di mira da un attacco missilistico proprio due giorni prima della partenza – Francesco è riuscito dove Giovanni Paolo II e Benedetto XVI non hanno potuto: ha visitato la comunità cristiana locale, decimata dalla guerra e dalle persecuzioni; ha messo piede nella Mosul liberata da Daesh; ha incontrato l'ayatollah sciita Ali al-Sistani in una piccola stanza spoglia nella città santa di Najaf. Un "ultimo disperato appello…
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Perché si parla di genocidio del popolo guaraní

Perché si parla di genocidio del popolo guaraní

Per i guaraní la terra è l'origine di tutta la vita. Ma da oltre 500 anni le incursioni violente di 'civilizzatori', allevatori ed estrattivisti hanno devastato il territorio in cui vivono e quasi tutta la loro terra è stata rubata. Intanto, mentre i bambini guaraní muoiono di fame, negli ultimi anni centinaia di leader e attivisti sono stati assassinati. Le organizzazioni per i diritti umani mettono in guardia: si tratta di uno sterminio annunciato. Testo di Riccardo Bottazzo Yvy è malata. Yvy, che nella lingua guaraní significa la “Nostra Terra”, soffre per la crudeltà e la mancanza di rispetto degli…
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Tigray, l’inaspettato asse Etiopia-Eritrea contro i rifugiati

Tigray, l’inaspettato asse Etiopia-Eritrea contro i rifugiati

Le conseguenze umanitarie dell'occupazione militare del Tigray da parte delle forze etiopi guidate dal premio Nobel per la pace Abiy Ahmed sono pesantissime. Intanto nell'area le truppe eritree contribuiscono alle razzie e secondo le ong i rifugiati vengono uccisi, stuprati o condotti in Eritrea. A tal proposito Pina Piccolo ha intervistato Antonietta Zampino, medico chirurgo per 16 anni in Eritrea con l'Associazione missionaria internazionale. A novembre, le tensioni di lungo corso tra il governo federale etiope e la leadership della regione settentrionale del Tigray sono esplose in uno scontro militare. Il primo ministro Abiy Ahmed, premio Nobel per la pace nel…
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