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Quel sottile razzismo svedese

Quel sottile razzismo svedese

Un appello lanciato da 39 giornalisti del servizio radiofonico pubblico svedese punta il dito contro le discriminazioni, a volte velate a volte no, che i reporter (e più in generale i lavoratori) con un background straniero sono costretti a subire nell'insospettabile Svezia. Articolo di Joshua Evangelista Se pensiamo alla Svezia pensiamo a un paese aperto alle diversità, accogliente e rispettoso delle minoranze. Lo pensiamo perché è vero. Storicamente, la Svezia è sempre stata uno dei rifugi più sicuri per chi migra. È il terzo paese al mondo per accoglienza di rifugiati pro capite dietro Canada e Australia e nel 2015…
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Cadaveri ammassati e case bruciate: viaggio nel Karabakh dopo l’armistizio

Cadaveri ammassati e case bruciate: viaggio nel Karabakh dopo l’armistizio

La sera del 9 novembre il premier armeno Nikol Pashinyan ha annunciato al suo paese di aver firmato un accordo con Russia e Azerbaigian per cessare il fuoco in Nagorno Karabakh. Gli scontri erano iniziati la mattina del 27 settembre. Le vittime totali sono state oltre quattromila. L'accordo è stato siglato dopo la presa di Shushi, il secondo più grande insediamento nella regione. Dopo l'armistizio, a Yerevan sono scesi in migliaia per chiedere le dimissioni di Pashinyan, reo, secondo le accuse, di aver tradito il proprio popolo. Il giornalista Luca Steinmann (le foto di questo articolo sono state scattate da…
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La quotidianità nel Nagorno Karabakh prima della guerra

La quotidianità nel Nagorno Karabakh prima della guerra

Tra il 2012 e il 2017, il fotografo Gianluca Pardelli ha esplorato a fondo il territorio del Nagorno Karabakh, conteso da Armenia e Azerbaigian. Il reportage che pubblichiamo, nato da quella serie di viaggi, è una preziosa testimonianza della vita nel Nagorno Karabakh prima della guerra nell'Artsakh del 2020 (o seconda guerra nel Nagorno Karabakh). di Gianluca Pardelli Un’irrefrenabile curiosità per le aree grigie del nostro pianeta e un amore sfrenato per le architetture e i popoli dell’ex Unione Sovietica mi hanno portato più volte ad attraversare i labili confini di queste terre rinnegate. Questi luoghi di conflitti insoluti sono spesso affascinanti…
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Kosovo, la fine di Thaçi detto il Serpente

Kosovo, la fine di Thaçi detto il Serpente

Cosa sono le Kosovo Specialist Chambers (KSC), l'organo speciale dell'Aja chiamato a giudicare l'ex presidente del Kosovo Hashim Thaçi, accusato di crimini di guerra? E perché sono contestate? Per Maria Stefania Cataleta, una dei quattro avvocati italiani ammessi al patrocinio innanzi alle Kosovo Specialist Chambers, l'obiettivo è giudicare l'uomo, non capovolgere la storia. Articolo di Riccardo Bottazzo. Il suo nome di battaglia era “Serpente”. Combatteva in Kosovo nelle file dei guerriglieri dell’Uçk al tempo delle guerre balcaniche, contro l'enclave serba e anti-albanese sostenuta da Slobodan Milošević. Sino a qualche mese fa Thaçi era il presidente, nonché uomo più potente del…
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Che cosa rimane dopo quattro anni di Trump

Che cosa rimane dopo quattro anni di Trump

Black Lives Matter, movimenti femministi e LGBTQ+, un acceso dibattito sul ruolo della polizia e il suo possibile smantellamento. Ma anche il futuro del muro con il Messico, la tenuta democratica dopo il risultato elettorale e nuove forme di proteste artistiche. Giovedì 29 ottobre Frontiere News ha organizzato (insieme a La macchina sognante) un convegno online dal titolo "Oltre Biden e Trump: persone, comunità e movimenti verso le elezioni negli USA". L'obiettivo dell'incontro era disegnare una panoramica di quelle energie dal basso che, si spera, sopravvivranno dopo le prossime elezioni statunitensi, a prescindere da chi sarà il nuovo inquilino della…
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