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La 12enne Lamiaa commuove Montecitorio: “Sono italiana, non trattatemi da straniera”

La 12enne Lamiaa commuove Montecitorio: “Sono italiana, non trattatemi da straniera”

Davanti al presidente della Camera Gianfranco Fini la 12enne Lamiaa Zilaf ha letto una lettera in cui spiega cosa si prova a essere considerati stranieri nel Paese che si sente proprio, dove è nata e dove sta studiando: "La maestra mi ha detto: 'Lamiaa, sei stata bravissima! In grammatica hai preso un voto più alto degli italiani!' Ma io sono italiana!". Per lei una scrosciante standing ovation da tutta l'aula.
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La Storia siamo noi: la Guerra dei sei giorni

La Storia siamo noi: la Guerra dei sei giorni

Il 5 giugno 1967, alle 7:45 del mattino, l'aviazione israeliana lanciò un attacco a sorpresa contro l'aviazione egiziana, annientandola quasi completamente a terra (Operazione Focus). Iniziava così la Guerra dei sei giorni il cui bilancio è di 679 vittime tra le file israeliane e 21mila tra quelle avversarie (Egitto, Siria, Giordania e Iraq). Ma come si è giunti al conflitto? Vi proponiamo un approfondimento curato da "La Storia siamo noi". PARTE 1 PARTE 2 PARTE 3 PARTE 4 PARTE 5 PARTE 6 PARTE 7 PARTE 8
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E’ morto Khil, celebre sul web per il “Trololo”

E’ morto Khil, celebre sul web per il “Trololo”

Era uno dei più famosi cantanti di musica leggera nell’ex Unione Sovietica. E’ morto a 77 anni il cantante russo Eduard Khil, diventato celebre sul web grazie ad una sua esibizione del 1976 in cui pronunciava solo vocalizzi e ripeteva la parola “trololo”. La canzone in origine raccontava la storia di cowboy che tornava a casa dopo un lungo peregrinare. Mosca a suo tempo censurò il testo, considerato troppo “americano” e il cantante lo trasformò in un canto senza parole. Grazie a questa “canzone” è scoppiata su youtube e sui social network la “trololo mania”, il video è stato visualizzato…
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Uganda, i rinoceronti scappati al massacro del tiranno

Uganda, i rinoceronti scappati al massacro del tiranno

testo e foto di Riccardo Bottazzo Kampala - L’ultimo rinoceronte dell’Uganda fu abbattuto nell’estate del ’78. Non fu un safari ad ucciderlo e neppure dei cacciatori tribali. Non furono neppure quei bracconieri che hanno contribuito non poco alla quasi scomparsa della specie. Non toccò a loro sparare l’ultimo colpo. Furono i soldati dell’esercito ugandese a mitragliarlo dopo averlo scovato e rincorso a bordo di un elicottero militare. Chi crede, o finge di credere, che la caccia sia uno sport, magari inorridirà pure nel leggere che in Uganda i rinoceronti venivano cacciati dall’esercito regolare come se si trattasse di azioni di…
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