di Alessandro Pagano Dritto (Twitter: @paganodritto) Il pezzo che segue si riferisce agli eventi intercorsi in Libia nell'ottobre appena conclusosi ed è aggiornato al 20 del mese. Per problemi tecnici è stato possibile pubblicarlo solo con più di una settimana di ritardo e in alcuni suoi punti richiedebbe quindi di essere aggiornato. Tuttavia l'autore ha scelto di non modificarlo perché rimanesse traccia di come il Paese si presentasse in quella data e perché al lettore non venisse presentata una sintesi eccessiva e necessariamente semplificativa di quello che sta succedendo nei diversi scenari; come sempre, a contare sono anche le sfumature e nel lungo periodo queste sfumature è facile vengano smarrite. All'articolo successivo, quindi, il compito di raccontare di come la situazione si sia nel frattempo evoluta. Grazie della comprensione.…
di Alessandro Pagano Dritto (Twitter: @paganodritto) Ghadames, 29 settembre 2014: inizia il Dialogo Nazionale mediato dalle Nazioni Unite. Intervistato dalla Reuters, il Presidente della United Nations Supporting Mission in Libya (Missione di Supporto delle Nazioni Unite in Libia, UNSMIL) Bernardino Leon, ha detto che la prossima tappa del Dialogo Nazionale libico sarà parlare alle milizie, ottenere che queste escano dal perimetro delle città del paese e che instaurino un duraturo cessate il fuoco. La prima tappa di questo Dialogo Nazionale è avvenuta il 29 settembre 2014 in una cittadina della Libia sud occidentale, Ghadames: vi hanno partecipato i membri del parlamento nato dalle elezioni di giugno e stanziato a Tobruk - la House of Rapresentatives (Casa dei Rappresentanti, HOR) - e un gruppo di dissidenti del parlamento stesso che…
di Alessandro Pagano Dritto Twitter: @paganodritto Tra la seconda metà di agosto e la prima metà di settembre lo scenario libico ha subito dei mutamenti e delle evoluzioni delle quali è necessario rendere conto perché il lettore interessato non perda il contatto con la realtà delle cose sul terreno. Anzi, si può dire che in questo pur breve lasso di tempo la scena politica libica abbia subito un'improvvisa evoluzione che ha proiettato la crisi del paese nordafricano in una dimensione più internazionale. I bombardamenti di Tripoli e la conquista della capitale: rinasce il parlamento islamista. Innanzi tutto bisogna registrare la conclusione di uno degli scenari di guerra precedentemente illustrati: quello della capitale Tripoli, dove il 23 agosto, dopo cinque settimane di scontri, le milizie islamiste dell'operazione Libya Dawn conquistavano…
di Alessandro Pagano Dritto - @paganodritto L'articolo che segue è stato scritto nella speranza di indurre il lettore a esaminare da ogni punto di vista l'attuale, complesso, scenario libico e trarne poi, liberamente, le proprie conclusioni anche in vista di un possibile nuovo intervento internazionale. Che, è bene chiarirlo subito, nessuna fonte politica ufficiale ha stabilito - nelle modalità prima ancora che nei tempi - al momento in cui questo pezzo è stato concluso, ma altre fonti hanno paventato e preso in considerazione. A un certo punto il lettore verrà invitato a considerare più nello specifico la narrazione islamista delle cose. Questo è stato fatto non con la subdola idea di suggerire un punto di vista più giusto degli altri, ma perché chi scrive ha pensato che per il lettore…
«Prima di andare a letto beve un grappino (i distillati giunsero in Europa tramite i farmacisti arabi) e, pensando con orrore a quanto gli immigrati possano inquinare la sua cultura, ringrazia una divinità ebraica di averlo fatto al cento per cento padano» di Alessandro Pagano Dritto Per cogliere un primo aspetto singolare, ma decisivo, dell’ultimo libro di Michele Dotti (educatore e blogger del Fatto Quotidiano), Sbagliando non s’impara. È grazie ai successi che cambia il mondo e cambiamo anche noi (EMI, Bologna, 2013, pp. 68, 4.50 euro), basta scorrere l’elenco finale dei titoli dei suoi quindici paragrafi: si tratta, nella maggior parte dei casi, di proverbi mutati di quanto basta per stravolgerne il senso. Così «sbagliando s’impara» diventa, sin dal titolo, «sbagliando non s’impara», «chi fa da sé fa per…