Gli Stati Uniti hanno pagato 50mila dollari ai famigliari di ogni vittima della strage di Kandahar. Lo ha riferito un membro del consiglio provinciale di Kandahar, aggiungendo che alle famiglie delle vittime è stato detto che si tratta di soldi che "arrivano dal presidente americano Barack Obama". Nel frattempo il sergente Bales, che dovrà rispondere di 17 capi d'accusa e che ora rischia la pena di morte, rimane confinato nella prigione di Fort Leavenworth. Il suo avvocato civile, Henry Browne, ha affermato che "la gente comprende che noi abbiamo creato questi soldati; i vostri soldi delle tasse, i miei soldi delle tasse, finanziano questo. Abbiamo delle responsabilità. Per questo il governo lo vuole dipingere come un soldato rinnegato". Il legale ha poi aggiunto: "Non sono certo che si tratti della metafora giusta,…
L'organizzazione per i diritti umani Amnesty International, in occasione della nona Giornata mondiale contro la pena di morte, ha avanzato una richiesta precisa: quella di porre fine alle esecuzioni in Bielorussia. «Le attiviste e gli attivisti di Amnesty International di ogni parte del mondo si mobiliteranno per chiedere la fine delle esecuzioni in Bielorussia, l’unico Paese europeo che ancora applica la pena capitale.Si ritiene che almeno 400 prigionieri siano stati messi a morte in Bielorussia dal 1991 - scrive l'ong in una nota - ma il numero effettivo delle esecuzioni resta sconosciuto a causa della segretezza che circonda l’uso della pena capitale nel Paese. I prigionieri vengono informati solo pochi minuti prima dell’esecuzione, che avviene mediante colpo di proiettile alla nuca. La crudeltà della pena di morte in Bielorussia va…
Colpevole di aver ucciso un ufficiale di polizia 19 anni fa. Una colpevolezza basata sulla testimonianza di 9 persone. Di queste, 7 hanno ribaltato la propria deposizione e in quelle degli altri due ci sono fortissime incongruenze. Non esistono altre evidenze. L'arma non è stata mai ritrovata. Nessuna traccia di dna. Troy è morto il 21 settembre 2011. La lettera che segue è stata scritta lo scorso 10 settembre. A tutti: Voglio ringraziare tutti voi per i vostri sforzi e per la vostra dedizione ai diritti umani e alla bontà umana, l'anno scorso ho vissuto forti emozioni, gioia, tristezza e infinita fede. E' a causa di tutti voi che io sono vivo oggi, guardando mia sorella Martina sono meravigliato dall'amore che ha per me e, naturalmente, mi preoccupo per lei…
Quella di ieri è stata una giornata nera per la lotta alla pena di morte, con tre esecuzioni, in Iran, Cina e Stati Uniti. Amnesty International ha condannato con forza la decisione delle autorità della Georgia di giustiziare Troy Davis, 42, per vent’anni nel braccio della morte e ucciso ieri sera per iniezione letale nella prigione di Jackson. Del resto c’erano forti dubbi sulla sua colpevolezza. In Iran, un ragazzo di 17 anni è stato impiccato per l’omicidio di un noto atleta, e nonostante il divieto internazionale di mettere a morte minorenni, l’esecuzione è stata compiuta. In Cina un cittadino Pakistano giudicato colpevole di spaccio di stupefacenti è stato giustiziato sebbene i reati di droga non ricadano nella categoria dei “crimini più gravi” di diritto internazionale. “E’ stato un giorno…
Nel sud degli Stati Uniti riemerge la discriminazione razziale. Un uomo di 46 anni, James Craig Anderson, è stato picchiato a sangue e successivamente investito da una gruppo di ragazzi bianchi. Il fatto risale al 26 giugno scorso e ha avuto come teatro la città di Jackson, in Mississippi. I media hanno ricominciato a parlare di questo episodio perchè la famiglia dell'uomo ha deciso di iniziare una causa civile per danni contro i giovani bianchi, che risultano imputati per l'omicidio di Anderson, parallelamente al processo penale in corso. I responsabili sono sette ragazzi bianchi i quali, dopo aver mandato giù qualche bicchierino di troppo, hanno iniziato una vera e propria "caccia al nero". Così i giovani si sono messi alla guida di due auto e dopo aver localizzato la loro…