Intervista di Teodora Malavenda Capi unici, interpretati con uno stile ricercato tale che li rende oggetto del desiderio per chi ama vestirsi in modo originale. Non stiamo parlando dei modelli della nuova collezione messa a punto da un emergente stilista europeo, ma della linea di abbigliamento e accessori realizzata, o forse è il caso di dire reinventata, da quattro giovani designer sudafricani. Loro sono Sibu, Floyd, Kepi e Thabiso. Vivono a Soweto, la più grande township del continente nero. Sono figli dell’apartheid, nati e cresciuti in mezzo a conflitti, povertà, credenze e rituali magici. Hanno frequentato dei corsi di design alla Wits University e si sono ritrovati accomunati dalla stessa passione per la moda, rendendosi protagonisti di una nuova avventura chiamata Smarteez. Più che di un nuovo fenomeno, potremmo parlare…
Festeggiare la Giornata mondiale dell'Africa significa sforzarsi di tornare a cavallo tra gli anni '50 e '60 e tentare di annusare quel profumo utopico di rivoluzione e cambiamento mischiato all'odore dolciastro del sangue degli innocenti. Significa abbandonare tutte le nostre idee preconcette di democrazia, di modernità, di civilizzazione e abbracciare l'impeto e la violenza di una storia che ci ha visti ora carnefici ora spettatori inermi. Proviamo a ripercorrere questo periodo, banalmente denominato "decolonizzazione". FEDELTA' INCONDIZIONATA. Durante la Seconda guerra mondiale le colonie africane combattevano strenuamente a fianco dei colonizzatori contro nemici sconosciuti. Il futuro primo ministro del Sudafrica Henrik Verwoerd, ad esempio, aveva sostenuto Adolf Hitler e molti governatori coloniali francesi appoggiarono fino al 1943 il governo di Vichy. Contemporaneamente le conquiste in estremo oriente dell’Impero nipponico causarono un’improvvisa…
Dopo mesi di guerriglia e di missioni diplomatiche fallite, l’Unione Africana tenta nuovamente di sedare la crisi politica che sta mettendo in ginocchio la Costa d’Avorio e che ha come protagonisti il presidente uscente Laurent Koudou Gbagbo (65 anni), leader del Fronte Popolare Ivoriano, e il neoeletto Alassane Dramane Ouattara (69 anni), guida del partito d’opposizione Unione dei Repubblicani della Costa d’Avorio. Il 21 febbraio infatti una delegazione, composta dai presidenti del Sudafrica (Jacob Zuma), del Ciad (Idriss Deby Itno), della Tanzania (Jikaya Kikwete), della Mauritania (Mohamed Ould Abdel Aziz) e dal presidente della commissione dell’Unione Africana (Jean Ping) si è recata ad Abidjan per incontrare i due contendenti e proporre loro di alternarsi alla presidenza e vice-presidenza. “La situazione ideale sarebbe riorganizzare uno scrutinio: una strada che i due…