Uomini dell'organizzazione nazional-socialista greca chiamata Mavros Krinos (μαυρος κρινος, cioè "Giglio Nero") hanno preso le armi e sono andati in Siria per combattere al fianco delle truppe fedeli a Bashar al-Assad. Emerge dall'intervista che il quotidiano greco di estrema destra "Dimokratia" ha fatto a Stavros Libovisis, uno dei membri del gruppo nazista ellenico. L'intervista, risalente a luglio, è diventata virale grazie alla recente traduzione del blogger Glyko Symoritis. Il militante interpellato ha dichiarato che l'organizzazione, avente struttura autonoma, è stata per anni in contatto con i "fratelli in armi siriani"; starebbero combattendo al loro fianco, per "difendere il suolo", un numero di neonazisti sufficiente per formare un plotone. Sono principalmente cittadini della classe lavoratrice, stando a quanto affermato da Libovisis, "altamente politicizzati, che rifiutano i corrotti partiti politici e che…
''E' un dovere morale dirlo. Non è il governo di Bashar al-Assad ad avere utilizzato il gas sarin o un altro gas nella periferia di Damasco''. Sono queste le clamorose dichiarazioni rilasciate alla radio belga Bel RTL da Pierre Piccinin, compagno di prigionia del giornalista de ‘La Stampa’ Domenico Quirico, liberato ieri in Siria. Piccinin e Quirico avrebbero sviluppato questa certezza dopo aver ascoltato una conversazione tra i ribelli che li tenevano prigionieri. Piccinin ha poi aggiunto "ammetterlo mi costa perchè da maggio 2012 sostengo con decisione l'esercito libero siriano nella sua giusta lotta per la democrazia"'. ''Per il momento – ha poi proseguito – per una questione di etica, Domenico ed io siamo determinati a non fare uscire (i dettagli di) questa informazione. Quando 'La Stampa' riterrà che è…
Estrema destra, sinistra antimperialista, integralismo cattolico tradizionalista. Anime diverse ma una data, il 15 giugno, e una bandiera comune: quella di Bashar al-Assad. “Gli estremi si incontrano”. Citazione suggestiva, quanto mai adatta a descrivere ciò che andrà in scena nell'esatta metà di giugno nella Capitale italiana, a partire da Ponte Milvio. “La Siria non si tocca”, questo il titolo della manifestazione promossa dal network internazionale Fronte europeo di solidarietà con la Siria. I SOGGETTI - Chi sta dietro a questo nome, vacuo quanto generale, nell'organizzazione di questo evento? I principali motori propagandistici, come ricorda Germano Monti su VicinoOriente, sono gli ambienti dell'estrema destra italiana: da Casa Pound a Forza Nuova, passando per Fiamma Tricolore e le associazione Zenit e Controtempo, particolarmente attive e dichiaratamente fasciste. Saranno presenti anche personaggi illustri, già…
Il leader siriano Bashar al-Assad non è più Cavaliere. L'onorificenza, che gli era stata conferita nel marzo 2010 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è stata revocata con il decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 255 del 31 ottobre 2012. La revoca dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine "Al merito della Repubblica Italiana" è stata attuata a causa della sopraggiunta "indegnità" del presidente Assad. A luglio il Senato della Repubblica italiana aveva formalmente richiesto, a firma congiunta di 22 senatori, la revoca dell'onorificenza che - vale la pena ricordare - viene concessa per “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione”, alle personalità di spicco della società civile, per il loro impegno filantropico, sociale e umanitario, nonché a seguito di lunga e onorifica carriera civile o militare.
avanti a un piatto di ottimo riso e a una tazza di tè caldo un membro dell'opposizione siriana ci ha raccontato la sua storia: dalla protesta civile, alle torture subite in carcere, alle armi, alla fuga dal suo Paese. Molti suoi famigliari sono rimasti in Siria, per cui per motivi di sicurezza abbiamo deciso di omettere alcuni dettagli che potrebbero ricondurre a lui. Intervista di Valerio Evangelista – ottobre 2012 Quando hai lasciato la Siria? Il regime mi dà la caccia da luglio. Ho lasciato la mia città e sono andato a Damasco, dove è più facile trovare un nascondiglio. Lì ho passato circa due settimane, fino a quando sono riuscito a fuggire dal Paese. Per due mesi sono stato in una nazione confinante, come clandestino, per poi partire per l'Europa.…