di Raffaele Spinelli In Cisgiordania i coloni starebbero ricevendo armi da Israele, in previsione degli eventi di fine settembre quando l’Autorità Nazionale Palestinese farà formale richiesta all’Assemblea Generale dell’Onu per il riconoscimento dello stato palestinese. È quanto afferma il quotidiano israeliano Ha'aretz: l’operazione - denominata dalle forze armate “Semi D’Estate” - preparerebbe i coloni e gli abitanti degli insediamenti cisgiordani a fronteggiare eventuali “disordini di massa”. L'esercito starebbe distribuendo gas lacrimogeni, granate assordanti e altri tipi di armamenti vari. L'intelligence israeliana ha tracciato una precisa linea rossa, oltre la quale nessun palestinese dovrà avere accesso e, nel caso ci proverebbe, lo farebbe a proprio rischio e pericolo. Nei territori occupati – dove sono presenti circa mezzo milione di coloni (tra cui molti integralisti religiosi) - si sono registrate, nelle ultime settimane, testimonianze…
Le radici del conflitto Israelo-palestinese hanno origini remote; alcune correnti storiografiche contemporanee vorrebbero ricondurle al 1948 (per Israele anno della liberazione nazionale; per i Palestinesi della Nakba, tragedia) eludendo le responsabilità esterne. La situazione che, infatti, permise la crescita e lo sviluppo di tale conflitto, va ricercata a molti chilometri di distanza, lontano dai paesaggi desertici del Negev e dalla cittadella fortificata di Gerusalemme. Il 2 novembre 1917 in una ridente isola europea, tra i salotti della Camera dei Lords, un giovane e promettente nobile inglese, Lord J. Balfour, tenne un discorso che sarebbe passato alla storia come scintilla primordiale del secolare focolare bellico. Tale documento, che impegnava pubblicamente la corona britannica nella ricostruzione della casa nazionale ebraica in Palestina, lungi dal rappresentare un mero appoggio diplomatico, celava intenzioni e…
di Federica Iezzi Cisgiordania - Solo qualche settimana fa l'ennesimo episodio di aggressione e arresto di giovani palestinesi in Cisgiordania. I soldati israeliani hanno fatto irruzione e perquisito abitazioni nei quartieri di Ras al-Amoud, Silwan e al-'Eesawiyya, a Gerusalemme Est, portando via sette bambini con destinazione Corte distrettuale di Gerusalemme per interrogatori. Secondo il Ministero della Giustizia palestinese, solo nel 2013 l'esercito israeliano ha sequestrato 3874 palestinesi, tra cui 931 bambini. Osservato un aumento del 5,7% del numero di minori rapiti dai soldati israeliani, rispetto al 2012, e un aumento del 37,5% rispetto al 2011. Nello scorso gennaio, circa 7000 palestinesi sono stati detenuti nelle carceri israeliane, senza essere stati sottoposti a imparziale processo. Circa 151 di questi, erano bambini. La repellente verità è che Israele è una democrazia solo se…
Le conflit entre Juifs et Arabes est l’une des absurdités de l’histoire: un conflit entre duex peuples opprimés. Albert Memmi in “Juifs et Arabes”, 1974 Albert Memmi è uno dei maggiori esponenti della letteratura magrebina di espressione francese, cui hanno dato il proprio contributo non soltanto arabi e berberi, ma anche gli ebrei sefarditi, discendenti di coloro che vivevano nella spagna andalusa prima della Reconquista cristiana e che, come loro, hanno subito la colonizzazione francese. Nato a Tunisi nel 1920, nei suoi quarant’anni di scrittore ha portato avanti il triplo programma di essere Ebreo, Tunisino e Francese al tempo stesso, consacrando un gran numero di romanzi, saggi e scritti di vario genere ad indagare la questione della dominanza sociale. Nel Ritratto del colonizzato e del colonizzatore (1957), Memmi ha intrapreso…
Nulla di più falso. Non esiste una guerra israelo-palestinese, così come non esistono due eserciti. Esiste un'occupazione militare riconosciuta come tale anche dalla Corte Internazionale di Giustizia (si legga a tal riguardo l'advisory opinion del 9 luglio 2004 sull'illegalità del muro dell'apartheid). La Quarta Convenzione di Ginevra regolamenta le condizioni umanitarie dei civili in zona di guerra e, in particolare nella sezione 3, pone dei limiti di condotta nei territori sottoposti a occupazione militare; all'art.49 dichiara proibita ogni deportazione di civili da e verso i territori occupati, qualsiasi sia la ragione. L'Assemblea Generale della Nazioni Unite - nella risoluzione A/RES/33/24 del 29 novembre 1978 - "riafferma la legittimità della lotta dei popoli per l'indipendenza, l'integrità territoriale, l'unità nazionale e la liberazione dalla dominazione coloniale straniera e dall'occupazione straniera attraverso tutti i mezzi a disposizione, in particolar modo…