Search Results for: Reato clandestinità

Corte Ue: “Sì al reato di clandestinità”

La Corte di giustizia Ue, in una sentenza emessa su un caso che riguarda la Francia, ha stabilito il divieto di carcerazione degli immigrati clandestini durante la procedura di rimpatrio autorizzando allo stesso tempo norme nazionali che puniscano, anche con la detenzione, chi soggiorna illegalmente in un Paese dell'Unione. Il caso in questione è stato quello di un immigrato clandestino armeno che a giugno, tramite un decreto, è stato ''riaccompagnato coattivamente alla frontiera''; l'uomo inoltre è stato oggetto di un provvedimento di detenzione per soggiorno irregolare. A differenza delle decisioni prese ad aprile su un caso italiano, a cui anche i giudici nostrani si sono ispirati più volte, la Corte ha stabilito che la direttiva Ue sui rimpatri "non vieta una normativa nazionale che qualifica il soggiorno irregolare di un cittadino extracomunitario…
Read More

Favorire clandestinità, carcere non più obbligatorio

La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 331 depositata il 16 dicembre 2011, ha dichiarato rimosso il reato di favoreggiamento nell’immigrazione clandestina dall’elenco dei reati per i quali la misura cautelare obbligatoria da adottare è, in presenza di gravi indizi di colpevolezza, la custodia cautelare in carcere; bisognerebbe lasciare ai giudici la possibilità di valutare anche altri tipi di misure cautelari, come gli arresti domiciliari o l’obbligo di dimora. La pronuncia infatti ha ritenuto illegittimo l’art. 12, comma 4bis, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), come modificato dalla legge 15 luglio 2009, n. 94 (Disposizioni in materia di sicurezza pubblica). L'eterogeneità della figura del trafficante (contestualizzabile nell'ambiente della criminalità organizzata internazionale oppure riconducibile a singoli individui…
Read More

Una marcia nazionale contro il caporalato

Anche quest’inverno nei ghetti della Capitanata ci sono stati morti tra i braccianti. Tre uomini avvolti dalle fiamme dolose dei roghi, uccisi da una ferocia criminale che viola costantemente i diritti umani schiavizzando migliaia di lavoratori. Il sistema dei ghetti è diventato strutturale, favorito dall’intreccio tra caporalato, mafie del foggiano e imprese agricole conniventi e corresponsabili. Questo intreccio infernale arricchisce il sistema d’impresa immiserendo i lavoratori, riducendoli a merce socialmente esclusa dai centri urbani e costretta a sopravvivere nella povertà e nell’indigenza, nella sporcizia e nella malattia. Per contrastare questo fenomeno non servono gli sgomberi, ma contratti certi e dispositivi di accoglienza che rimettano al centro i diritti umani e la legalità, che si sviluppino dentro i centri abitati della Capitanata, nei luoghi della democrazia e della socialità. I braccianti…
Read More

Morire abbracciati in fondo al mare, la tragica fine di due migranti

In questi giorni Repubblica.it ha pubblicato un video girato dai sommozzatori delle forze dell'ordine durante le operazioni per il recupero delle vittime del naufragio del 3 ottobre 2013 a Lampedusa, durante il quale 366 migranti, di cui 41 minori, persero la vita. Tra i terribili fotogrammi che scorrono ce n’è uno in particolare in cui si vedono i cadaveri di un uomo e una donna abbracciati. Erano fratello e sorella? Amanti? Marito e moglie? O semplicemente due sconosciuti che di fronte alla morte incombente hanno trovato conforto l’una nelle braccia dell’altro? Non lo sapremo mai come non conosceremo mai la storia delle 20 mila persone morte nel Mediterraneo negli ultimi 25 anni cercando di arrivare in Europa. Corpi incastrati in relitti sottomarini, gonfi di acqua come lo erano di speranza quando…
Read More

La tratta dei 20mila bambini messicani

Sono in fuga da una delle aree più pericolose del mondo, un affare ghiottissimo per la criminalità organizzata. Parliamo di bambini, bambine e adolescenti centroamericani, migranti non accompagnati con altissimo rischio di entrata nei circuiti della tratta. Un affare che frutta alla criminalità organizzata 10 miliardi di dollari all’anno.  A lanciare l'allarme è Soleterre, che nel suo recentissmo report “Il cammino della paura – I diritti violati dei migranti e dei loro difensori in Messico”  descrive la tratta dei minori come il business più redditizio per la criminalità messicana dopo il traffico di armi e droga. E le vittime designate sono soprattutto i migranti irregolari e in particolar modo i minori che sempre più spesso percorrono i sentieri verso gli Stati Uniti da soli. SESSO, DROGA E RECLUTAMENTI. Secondo il Governo messicano sarebbero 20.000…
Read More
No widgets found. Go to Widget page and add the widget in Offcanvas Sidebar Widget Area.