In nome della conservazione delle tigri, diversi popoli tribali dell’India vengono sfrattati illegalmente dalle loro terre ancestrali. Una delle terre colpite da questo fenomeno è proprio la Riserva delle tigri di Kanha, che ha ispirato il Libro della giungla di Rudyard Kipling In nome della conservazione delle tigri, diversi popoli tribali dell’India vengono sfrattati illegalmente dalle loro terre ancestrali con la promessa di terre alternative, case e denaro. Ma spesso ricevono poco o nulla, e si riducono a vivere nello squallore dei margini del loro stesso territorio. In realtà non ci sono correlazioni evidenti tra la presenza dei popoli tribali e lo spopolamento delle tigri. "I popoli indigeni sono i migliori conservazionisti e custodi del mondo naturale", scrive l'Ong Survival. "Dovrebbero essere in prima linea nella conservazione della tigre ma, al contrario, ne vengono…
Secondo i dati dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite (UNHCR), alla fine del 2014 più di 59,5 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case a causa di conflitti, crisi umanitarie, socio-politiche e ambientali. Il 51% di queste persone sono minori sotto i 18 anni di età. Se queste 59,5 milioni di persone fossero una Nazione, sarebbe la 24esima nazione più grande del mondo. Tre quarti di questi rifugiati sono in una situazione di “esilio a lungo termine” senza alcuna prospettiva di ritorno a casa. Recenti studi indicano che la popolazione dei rifugiati continuerà a crescere durante tutto il prossimo decennio, anche in nuove e diverse modalità. Nuove connotazioni dovute alla crescita demografica in particolar modo in Africa e Asia; un numero sempre più elevato di rifugiati urbani che…
Nel Brasile sud occidentale, come ha riportato Survival International, alcuni sicari hanno attaccato e incendiato una comunità guarani, "colpevole" di vivere nella propria terra. Secondo i primi resoconti un bambino di un anno sarebbe morto per l’incendio appiccato dai sicari il 24 giugno, ma finora la notizia non è stata confermata. I Guarani sono fuggiti dall’area, e hanno denunciato la scomparsa di due ragazze e un ragazzo. I Guarani della comunità di Kurusu Mba avevano rioccupato pacificamente una parte della loro terra ancestrale il 22 giugno, dopo aver aspettato per molti anni che questa gli venisse restituita. Poco dopo erano stati circondati dai sicari che, secondo quanto ha raccontato un uomo guarani, “sparavano colpi sopra le nostre teste”. Gli allevatori e i contadini, che oggi occupano quasi tutta la terra guarani,…
Secondo Survival International, il movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni, le tribù incontattate nel mondo sarebbero almeno 100, sparse tra Asia, Oceania, America settentrionale e America meridionale. Ma di cosa e di chi parliamo quando usiamo il termine "popoli incontattati"? Survival mostra una panoramica delle domande più ricorrenti su queste tribù, smontando falsi miti costruiti in anni di sensazionalismo etnocentrico. Esistono tribù “sconosciute” o “perdute”? No, si tratta solo di mero sensazionalismo. È estremamente improbabile che esistano tribù la cui esistenza sia completamente sconosciuta a qualcun altro. Cosa si intende per “incontattate”? Quando si parla di “tribù incontattate” ci si riferisce a gruppi umani che non hanno contatti pacifici con nessun membro delle culture o delle società dominanti. Nel mondo esistono circa 100 tribù incontattate. Questo significa che non hanno contatti con nessun altro…
Survival International, il movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni, ha ricevuto rapporti preoccupanti dall’Etiopia: i Kwegu, la tribù più piccola e vulnerabile della bassa Valle dell’Omo, sono ridotti alla fame a causa della distruzione della loro foresta e del lento prosciugarsi del fiume da cui dipendono. La tribù – che conta solo 1.000 persone – caccia, pesca e coltiva raccolti lungo le sponde del fiume Omo. Ma l’imponente diga Gibe III e la connessa irrigazione su larga scala delle piantagioni commerciali nelle terre indigene avranno l’effetto di fermare le piene del fiume Omo e distruggere le riserve di pesce da cui dipendono i Kwegu. Recenti immagini satellitari rivelano che il governo etiope ha già cominciato a riempire il bacino idrico della diga. “Forse moriremo. Il fiume ci tiene in vita. Dove andremo a…