di Anna Reumert, antropologa alla Columbia University* Sono sempre di più i rifugiati afgani che si uniscono alle Guardie Rivoluzionarie iraniane a sostegno del regime di Assad in Siria. A gennaio un report di Human Rights Watch (HRW) ha mostrato che migliaia di rifugiati afgani in Iran – tra cui molti minori – sono stati costretti a combattere in Siria. A diversi di loro è stata minacciata la deportazione, e l'arresto per i famigliari, in caso di rifiuto. HRW ed Al Jazeera sostengono che le forze iraniane abbiano persino reclutato rifugiati afgani in carcere, offrendo loro un'amnistia o uno sconto della pena come ricompensa. Lo stipendio promesso per questi soldati arriva fino a 1000 $ al mese e prevede anche l'ottenimento della residenza una volta tornati in Iran. Ben pochi…
C'è un latente sentimento di superiorità che a volte prende le sembianze del paternalismo. Nessuno vuole essere compatito, né vuole avere il ruolo della vittima; la solidarietà ha più valore della pietà. Non etichettateci come "vittime". di Mohammad Abu Hajar, attivista siriano e rapper Noi, nuova generazione di mediorientali immigrati in Europa, veniamo da paesi dove la morte in guerra è quasi diventata un evento banale; ora mi trovo invece in un ambiente dove la guerra è recepita come un evento storico e non come una brutale attualità. Per noi in Medio Oriente, al contrario, la guerra è soltanto un'altra spiacevole realtà con cui conviviamo, come molte altre: occupazione, povertà, dittatura, governi corrotti, emarginazione. Per me, essere in Europa - dopo aver partecipato come attivista in Siria a una rivoluzione…
Confisca dei passaporti e ricatti da parte dei padroni, divieto di circolazione e di licenziarsi; pur di guadagnare qualche soldo da mandare alle proprie famiglie, i migranti nepalesi sono disposti ad accettare lavori usuranti e degradanti al limite della schiavitù. Arabia Saudita, Qatar, Malesia, Emirati Arabi, Kuwait e Bahrain: queste sono le principali nazioni scelte ogni anno da migliaia di lavoratori nepalesi per cercare un lavoro e una vita migliore. Ad ora il numero ufficiale degli emigrati dal Nepal è di circa 3 milioni; considerando anche gli irregolari, però, si raggiungono i 5 milioni. Assunti principalmente nell'edilizia e nell'industria pesante (anche se sono frequenti le assunzioni come custodi o domestici), i migranti rappresentano una grande risorsa per il Nepal. Le rimesse inviate in patria - che costituiscono infatti circa il 24%…
Irina Krashkova è una madre single di 29 anni e vive nella cittadina agricola di Vradiyevka, a circa 300 chilometri a sud di Kiev. Mentre ritornava a casa, dopo aver trascorso una serata in un pub con le sue amiche, la donna è stata bloccata da due agenti della polizia. Uno dei due è Evhen Drizhak, conosciuto in città come un forte bevitore di alcol che è solito insultare i suoi concittadini, obbligandoli spesso a saldare il conto dei suoi consumi. La donna viene costretta a salire in una macchina e viene portata con l’aiuto di un autista complice nel bosco. Qui comincia a subire una serie di violenze verbali e fisiche: viene picchiata violentemente fino a fratturarle la scatola cranica, in seguito subisce un tentativo di strangolamento nonché una…
Nel video, diffuso dal canale YouTube RevolutionBahrainMC, alcune donne resistono ai veicoli della polizia che cercano di attraversare le strade di Manama, capitale del Bahrein. Lunedì 29 aprile le donne sono scese in strada per protestare contro gli arresti di massa dei membri dell'opposizione; anche in questo caso le forze di sicurezza del regime della dinastia al-Khalifa hanno usato, come loro consuetudine, il linguaggio della repressione. LEGGI ANCHE: L’attivista al-Khawaja a Frontiere: “In Bahrein ci arrestano anche per un like su Fb”