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Artisti libici: combattiamo Gheddafi coi pennelli

Gheddafi, durante i decenni di dittatura, era sempre stato raffigurato solo in pitture regali o scolpito in statue e busti sparsi e osannati in tutto il Paese. Da febbraio scorso – cioè dall’inizio della rivoluzione libica – , in diverse cittadine in mano ai ribelli, alcuni rivoluzionari si sono armati di pennelli e acrilici. Sono convinti che, per combattere un tiranno, un pennello possa essere tanto potente quanto un kalashnikov. “Ognuno sostiene la rivoluzione coi propri mezzi”, dice uno degli artisti, Mohammed Zamoul, un ex guidatore di bulldozer. “Alcune persone combattono, io uso il pennello”. L’enorme murale di Gheddafi che succhia le risorse di petrolio del suo Paese o il dittatore lanciato in orbita da un razzo, sono tutti affreschi dipinti sui muri attorno alla città natale di Mohammed, Rujban,…
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Disastro ambientale nel Delta del Niger, la Shell ammette le sue colpe

di Valentina Severin Alla vigilia della presentazione del rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), la multinazionale petrolifera anglo-olandese Shell ha ammesso la propria responsabilità nei due incidenti che nel 2008 e nel 2009 devastarono il territorio del Delta del Niger, occupato dalla popolazione Ogoni. DISASTRO AMBIENTALE. Secondo lo studio dell’UNEP, finanziato dal colosso petrolifero stesso e presentato il 4 agosto al Presidente nigeriano Goodluck Jonathan, l’entità del disastro causato dalla copiosa fuoriuscita di petrolio nei due incidenti potrebbe essere maggiore che nel caso della petroliera Exxon Valdez, che nel 1989 riversò 41 milioni di litri di oro nero nel Mare dell’Alaska, finora considerato il più grave incidente della storia prima di quello dello scorso anno della British Petroleum nel Golfo del Messico. IL RAPPORTO UNEP. La relazione…
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Gli Stati Uniti svelano accordi tra Iran e Al Qaeda

Gli Stati Uniti per la prima volta accusano formalmente l’Iran di avere accordi con Al Qaeda. Giovedì il dipartimento del Tesoro ha scoperto che il Paese favorisce il passaggio di fondi, armi e militanti, dal Pakistan e Afghanistan per favorire e rafforzare l’organizzazione terrorista. Il network che finanzia Al Qaeda utilizza operativi di stanza in Iran che riciclano fondi proveniente dal Kuwait e Qatar, Paesi ricchi di petrolio. Secondo le indagini il tutto è diretto da Ezedin Abdul Aziz Khalil, un siriano strettamente legato al leader di Al Qaeda nelle regioni tribali del Pakistan, Atiyah Abd al-Rahman. I sospetti degli USA nei confronti dell’Iran sono iniziati nel 2001, quando l’Amministrazione Bush, in seguito all’invasione dell’Afghanistan, dichiarò che molti operativi si erano rifugiati nello stato mediorientale. Scettici invece molti esperti del…
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Attentato in Norvegia. Terroristi islamici rivendicano l’attacco

di Francesco Caselli E’ stato appena diffuso dal gruppo terroristo Ansar al-Jihad un messaggio sul forum jihadista Shmukh che rivendica gli attentati ad Oslo.  Il motivo è la presenza della Norvegia in Afghanistan e gli “insulti” che sarebbero stati fatti al profeta Maometto. Sono le 15:20 ad Oslo, quando diversi uffici governativi e la redazione del tabloid Verdens Gang vengono colpiti da una forte esplosione. Edifici distrutti e nuvole di fumo denso che si propagano sopra i corpi dei feriti. Dai primi minuti la situazione appare grave, si parla di possibili morti ma non si ha ancora l’idea di cosa sia successo. La polizia conferma che si tratta di una bomba, anzi forse più di una e ce ne potrebbero essere altre pronte ad esplodere. Tra gli edifici colpiti, quello…
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Sud del Sudan, un’indipendenza dai contorni amari

di Francesco Caselli Sembra la celebrazione di una festa attesa quella che il 9 luglio sancirà l’indipendenza del Sud del Sudan. Il 54esimo Stato africano avrà un governo tutto suo che opererà su un territorio ancora non ben definito. Il neo-Stato entra nello scenario politico con diverse questioni in sospeso, come il contenzioso sulla regione di Abyei - ricca di petrolio -, la delimitazione dei confini, l’opprimente debito pubblico, la crescente corruzione della classe politica e industriale. A tutto ciò va aggiunta la continuazione delle violenze che dal 1983, scoppio della seconda guerra d’indipendenza ha lasciato sul campo 2 milioni di vittime, determinando una situazione umanitaria al collasso. Abyei. La questione spinosa riguarda la divisione di questa regione, ricca di greggio nel nord e abitata dalle popolazioni nomadi arabe dei…
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