Chola non è un complimento. Con questo termine gli americani indicano le ispaniche, ma letteralmente si riferisce a una persona di razza mista, una meticcia insomma. Da qualunque punto linguistico la si guardi non è certo un vezzeggiativo. Le Cholite sono quelle ragazze e donne andine che, belle in carne, ti guardano sorridenti. Le trecce lunghe fino ai fianchi e i vestiti colorati, scialli e cappelli, gonne e sottane. Arcobaleni di colori formati dai molti strati indossati. Sono le donne forti, coraggiose, ben definite in una società che prevede per loro molto lavoro e ben poca soddisfazione. Sanno farsi rispettare le Cholitas, sono toste, non si fanno sottomettere dagli uomini, non accettano le violenze e sudano sui campi per guadagnarsi da vivere. Sempre a testa alta. Ma anche le donne…
Aveva fatto molto clamore la notizia della Coca cola bandita in Bolivia per favorire il consumo delle bevande locali. Ma il governo ha smentito la presunta espulsione, spiegando che l'affermazione del ministro degli esteri David Choquehuanca è stata interpretata male dai media. Nel comunicato si precisa che Choquehuanca, uno studioso della cosmologia andina, ha accennato alla possibilità della sparizione della Coca Cola dal territorio boliviano, solo per fare alcuni esempi degli eventuali effetti del calendario Maya. Insomma, si rassegnino i detrattori della multinazionale delle sode, la Coca cola resterà la bevanda più bevuta anche in Bolivia.
foto di Stefano Romano Dopo l'aria di festa in chiave peruviana, la macchina fotografica del nostro Stefano Romano ci racconta l'allegria e i colori del popolo boliviano. L'organizzazione de L'Isola del Cinema ha curato, all'interno dell'evento romano, una sezione dedicata alle "feste dei paesi andini" (il 27 luglio il Perù, il 3 agosto la Bolivia e il 9 agosto sarà la volta del'Ecuador). La serata è stata incentrata principalmente sui balli tipici: a partire dai Bolivia Andina (diretti da Paola Gutierrez Montero) e dai Tango Sud (che hanno portato la tipica sensualità del ballo argentino), fino ad arrivare ai Nuovo Amanecer e ai Folklorico Mexicano "Los Rancheros", sono stati tanti i corpi di ballo che si sono esibiti in un trionfo di colori e allegria. Due balli in particolare hanno colpito per…
Il 21 dicembre 2012 segnerà la fine della Coca-Cola in Bolivia. L’ha dichiarato il governo di Evo Morales secondo il quale la famosa bevanda statunitense verrà sostituita dal ‘mocochinchè, tradizionale bevanda locale a base di nettare di pesca. David Choquehuanca, ministro degli esteri boliviano, afferma che la data del 21 dicembre, ha un alto valore simbolico, indicherebbe infatti la fine del capitalismo visto che in quella stessa data cade anche il solstizio d’estate, fine del calendario maya. Choquehuanca, in una cerimonia pubblica, ha affermato : “Il 21 dicembre 2012 sarà la fine dell'egoismo, della divisione. Quel giorno dovrà avvenire anche la fine della Coca-Cola e l'inizio del 'mocochinchè”. Non è la prima volta che il governo boliviano cerca di osteggiare la Coca- Cola, lo scorso anno infatti era stata lanciata…
Il presidente della Bolivia Evo Morales ha deciso di seguire l’esempio dei governi di Caracas e Buenos Aires e nazionalizzare il giacimento di Mallku Khota, nella regione di Potosì a sudovest del paese, una delle più importanti riserve di indio, iridio e argento. La miniera ad oggi era sotto il controllo della South American Silver sulla base di una concessione governativa in vigore dal 2007. Morales ha giustificato così la sua decisione: “Nazionalizzare è un nostro dovere”. Nei giorni scorsi la miniera è stata anche teatro di scontri tra minatori a favore e contro la presenza della SAS nella regione che hanno portato alla morte di due persone e al sequestro di alcuni indios, rilasciati dopo la decisione di Morales. La popolazione comunque si dice favorevole alla nazionalizzazione.