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Obama difende i “chirurgici” droni senza pilota

Il presidente americano Barack Obama ha dichiarato che i droni senza pilota hanno colpito regolarmente delle zone tribali del Pakistan, nel tentativo di smantellare quelli che sostiene siano dei "santuari" di al-Qaeda nella regione. "Sono degli attacchi precisi a persone che sono su una lista di terroristi attivi e che potrebbero colpire in qualsiasi momento le infrastrutture e le basi americane" ha detto Obama nel video, aggiungendo anche che "altre tipologie di interventi militari sarebbero stati ulteriormente invasivi rispetto agli attacchi mirati dei droni senza pilota". Ma gli aeromobili a pilotaggio remoto sono davvero così precisi come l'amministrazione Obama sostiene da tempo? Sembrerebbe di no. Secondo la Commissione per i diritti umani del Pakistan, che sta da tempo chiedendo alla Cia di fermare gli attacchi con aerei senza pilota, nel solo 2010 sono stati uccisi anche 957 civili.
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Nat Turner, lo schiavo-profeta che mise a ferro e fuoco la Virginia

Nell'agosto del 1831, la rivolta guidata da Nat Turner in Virginia segnò un momento decisivo nella lotta contro la schiavitù negli Stati Uniti. Questo evento non solo rappresenta un capitolo fondamentale nella resistenza contro l'oppressione ma solleva anche questioni complesse riguardanti l'interpretazione storica e la memoria collettiva. Attraverso l'esame di una varietà di fonti e prospettive, questo articolo mira a offrire un'analisi equilibrata della rivolta, esplorando le dinamiche, le motivazioni e le conseguenze di questo evento. Il contesto storico Lo schiavismo rappresentava la spina dorsale economica e sociale del Sud degli Stati Uniti fino alla guerra di secessione. Questo sistema, basato sulla privazione della libertà e sulla coercizione lavorativa degli afroamericani, era giustificato da una complessa rete di normative legali, pratiche sociali e ideologie razziste che miravano a mantenere una…
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Il vero significato di Bambi (e perché Hitler ne era ossessionato)

La storia di "Bambi, la vita di un capriolo" di Felix Salten non è semplicemente un racconto di formazione ambientato nella natura; è un'opera densa di significati, un palcoscenico su cui si riflettono le tensioni sociali, politiche e culturali che agitavano l'Europa del primo dopoguerra. Pubblicato nel 1923, questo romanzo trascende la narrativa convenzionale sugli animali per diventare un esame incisivo e penetrante dell'esistenza umana, dell'oppressione e dell'antisemitismo che erano endemici nella società austriaca dell'epoca. Felix Salten, nato Siegmund Salzmann, era un giornalista e scrittore viennese che viveva in un periodo di profonde trasformazioni sociali e politiche. La sua scelta di raccontare la vita di Bambi e degli altri abitanti della foresta attraverso un velo di allegoria non fu casuale. Con questa narrazione, Salten mise in scena una critica velata…
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Di amianto si muore ancora oggi

Illustrazione di Francesco Ciampa — EPISODIO 5 Hidden è una serie cofinanziata dai lettori di Frontiere.Scopri come poter contribuire. A partire dallo scorso luglio 2021, di fronte alla Corte d'Assise di Novara, è ripreso il processo Eternit-bis che vede imputato di omicidio volontario di 392 persone morte per esposizione a fibre di amianto l'imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny. Da anni i famigliari delle vittime d'amianto di Casale Monferrato chiedono giustizia per una mattanza che poteva essere evitata: già dagli anni sessanta diverse ricerche mostravano come le polveri d'amianto provocassero una grave forma di cancro. La fabbrica di Casale Monferrato ha chiuso nel 1986, ma la malattia ha un periodo di incubazione di circa trent'anni e coloro che hanno vissuto vicino allo stabilimento corrono tutt'oggi gravi rischi per la salute. “Non era…
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Il destino dei greci mentre Atene brucia

L'estate greca del 2021 verrà ricordata come quella dei grandi incendi. Da Atene a Evia, passando per il Peloponneso, i fuochi hanno distrutto centinaia di migliaia di acri. Intanto aumenta la povertà, il governo di Mitsotakis diventa sempre più autoritario e contribuisce alla privatizzazione del Paese. Eppure, in una situazione di estrema vulnerabilità e stanchezza, emergono piccole realtà locali che provano a riscrivere il presente. Questo articolo è il secondo episodio di uno speciale sulla Grecia. Leggi la prima parte Se lo scorso agosto vi è capitato di atterrare a Kalamata, all’uscita dell’aeroporto probabilmente avrete avvertito un forte e penetrante odore di ulivi bruciati. Nell’estate in cui tutti gli abitanti del Mediterraneo hanno toccato con mano gli effetti dei cambiamenti climatici, anche il primo ministro Kyriakos Mitsotakis, non certo un…
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