È il terzo giorno dell'operazione Protective Edge e degli assidui bombardamenti sulla Striscia di Gaza. Gli ultimi aggiornamenti documentano almeno 81 morti e più di 550 feriti dall'inizio degli indiscriminati raid aerei israeliani. di Federica Iezzi Khan Younis (Striscia di Gaza) - Tutto ha avuto inizio il 12 giugno con la scomparsa di Eyal Yifrah, Gil-Ad Shayer e Naftali Frenkel, dalla colonia di Gush Etzion, in Cisgiordania, nei pressi di Hebron. I corpi senza vita dei tre ragazzi furono trovati 18 giorni dopo. Alla notizia, è seguito l'omicidio di Mohammed Abu Khdeir, sedicenne palestinese, spietatamente bruciato, fino alla morte, nel quartiere arabo di Shu'fat a Gerusalemme Est. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha condannato aspramente l'assassinio del ragazzo palestinese. Ma, nonostante la mancanza di prove, non concede il beneficio del…
Undici vignette di Carlos Latuff sugli attacchi che Israele ha sferrato contro la Striscia di Gaza negli ultimi anni. Carlos Latuff è un disegnatore brasiliano di origine libanese, specializzato in satira politica. I suoi lavori affrontano temi come antiglobalizzazione, anticapitalismo, pacifismo e antimilitarismo, soprattutto nei confronti delle ultime guerre condotte dagli Stati Uniti. È molto conosciuto per le sue vignette sul conflitto israelo-palestinese e sulle recenti rivoluzioni arabe. Lo stesso Latuff ha descritto il suo lavoro come controverso. LEGGI ANCHE: Gaza sotto le bombe, otto anni di sangue – INFOGRAFICA ASCOLTA IL PODCAST: Il vignettista Mauro Biani e la Siria: il rapporto tra guerra e satira
Shahd Abusalama è nata nel 1991 nel campo profughi di Jabalia, ma la sua famiglia è originaria del villaggio di Beit Jirja. I nonni hanno subito la pulizia etnica nel 1948; il padre invece, unitosi alla resistenza, ha speso 15 anni della sua vita in una cella. Laureata in Letteratura inglese, Shahd è una brillante blogger, disegnatrice e pittrice. Un concentrato di energia ed eleganza che porta avanti la causa del suo popolo con grande determinazione e sensibilità. Anche per motivi famigliari, quello dei prigionieri in Israele è un tema che senti molto. Ce ne vuoi parlare? Mio padre è solo un esempio. Da quando i sionisti hanno occupato le nostre terre sono stati centinaia di migliaia i cittadini palestinesi rinchiusi - e persino morti - nelle prigioni israeliane. Per…
Nel video - prodotto da Anas Hamra - i gazawi ballano al ritmo delle note di "Happy", la celebre canzone di Pharrell Williams.
Molti degli ‘attivisti’ che sono arrivati a Gaza di recente sono alla loro prima esperienza di attivismo e molto spesso sono addirittura al loro primo viaggio all’estero. Non sanno cosa voglia dire lavorare in gruppo, né cosa voglia dire rispettare le culture locali. La frase da imparare a memoria per qualsiasi attivista dovrebbe essere: la Palestina è sempre esistita e continuerà ad esistere anche senza di te. Nessuno è indispensabile. di Roberta Verde Pito è un attivista italiano che attualmente vive a Gaza. È stato nei Territori Occupati nel 2012 con l’International Solidarity Movement e fa parte della Rete Italiana ISM (il gruppo italiano di supporto all’International Solidarity Movement). Il suo percorso ricalca quello di molti altri attivisti: l’adesione a progetti di cooperazione internazionale in altri paesi del mondo, nel suo caso il Nicaragua e l’Ecuador, e poi un graduale avvicinamento…