Non sembrano placarsi le proteste che stanno infiammando la Turchia in questi ultimi giorni; i manifestanti anti-governativi hanno infatti ignorato un appello del governo centrale a mettere fine ai disordini nei quali due persone hanno già perso la vita. Martedì, il vicepremier Bulent Arnic si era scusato per l’eccessiva violenza mostrata dalla polizia nei confronti dei manifestanti la cui crociata era partita con l’intento di salvare un parco di Istanbul ma è presto sfociata in un catalizzatore di tensioni più profonde all’interno del Paese. Tensioni che hanno portato, oggi, ad un incontro tra i rappresentanti dei manifestanti anti-governativi e il vicepremier turco ad Ankara in cui i primi hanno chiesto che vengano rimossi i capi della polizia di Istanbul e Ankara, e di altre città del Paese, ritenuti responsabili delle…
Le migliaia di manifestanti che oggi hanno attraversato il ponte sul Bosforo che collega l’Asia all'Europa sono l’emblema della protesta che da ieri sta travolgendo il Governo turco. Tutto è partito dal Gezi Park di piazza Taksim, occupato lunedì notte da centinaia di giovani che protestavano contro l’abbattimento di 600 alberi deciso dal sindaco di Istanbul per fare posto ad un centro commerciale, appartamenti di lusso e una moschea. Gli ambientalisti, appoggiati dai cittadini della maggiore città turca, si sono mobilitati contestando la cementificazione selvaggia e lo smantellamento del patrimonio naturalistico in corso da anni nel Paese. Ne è un esempio il colossale progetto per la costruzione del terzo ponte sul Bosforo che prevede l’abbattimento di oltre un milione di alberi nelle colline intorno a Istanbul. Ieri le forze dell’ordine…
Lo scorso 18 settembre la cantante Selma Altin e la violinista Ezgi Dilan, entrambe parte della band folk Grup Yorum, hanno accusato la polizia turca di averle torturate mentre erano tenute in custodia. Le ragazze erano state arrestate in seguito alla loro partecipazione alle proteste di fronte al Consiglio di Medicina Legale nel quartiere Yenisbona di Istanbul. Manifestazione non autorizzata ma fortemente voluta dalla famiglia e dagli amici di Ibrahim Çuhadar, un militante dell'esercito rivoluzionario popolare che si era fatto esplodere lo scorso 11 settembre davanti alla stazione di polizia di Sultangazi. Quello che chiedevano era la restituzione del suo corpo. Il quotidiano turco Taraf riporta le parole dell'avvocato delle due ragazze, Taylan Tanay, che accusa i poliziotti di aver preso a calci nelle orecchie Selma Altin, al punto da…