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CambiamoNoi, referendum di 5 punti. Da immigrazione a 8xmille

Immigrazione, divorzio breve, 8xmille, droghe leggere  e abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Sono questi i temi dei quesiti della campagna referendaria Cambiamo Noi. “Quando la politica dei partiti è paralizzata, tocca ai cittadini attivare la democrazia. Le vere riforme si realizzano così. Cambiamo noi, con i Referendum!”, è lo slogan della neonata iniziativa che sta iniziando a farsi spazio sui social e nelle community. Immigrazione. Si chiede l’abrogazione di due norme del pacchetto sicurezza del 2009. Governo Berlusconi, Maroni all’Interno. Si tratta degli articoli 4 bis e 5 bis del Testo Unico sull’Immirazione, i quali prevedono una serie di norme restrittive sul permesso di soggiorno legato alla stipula del contratto di lavoro. In questo modo si intende tornare a un regime più lieve , come quello della Turco-Napolitano del…
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La campagna shock di Forza Nuova: “L’immigrazione uccide”

“Lo stupro e l'omicidio di Livorno e i gravissimi fatti di Milano inchiodano i fautori dell'immigrazionismo alle loro responsabilità”. Così esordisce la nota che lancia la vergognosa campagna web della destra fascista di Forza Nuova, “L’immigrazione uccide – la classe politica è il mandante”. Sul manifesto si vede l’immagine di Mada Kabobo, il ghanese che con un piccone ha ucciso 2 uomini e ferito altre 4 persone nel quartiere Niguarda di Milano. La campagna viene lanciata nello stesso giorno in cui quattro bottiglie molotov sono state ritrovate di fronte ad un centro per rifugiati nei pressi del luogo dell’aggressione. Il comunicato di Forza Nuova prosegue poi individuando deliranti connessioni tra il dibattito sullo Ius soli e gli efferati fatti di sangue che ultimamente hanno coinvolto alcuni migranti. “Il dibattito innestato…
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Kyenge e ddl ius soli, cronaca di una priorità annunciata

"È una follia che i figli degli italiani non siano italiani". Lo dichiarava Giorgio Napolitano già nel 2011. Solo una settimana prima, il Presidente della Repubblica aveva ricevuto una delegazione di “nuovi cittadini italiani” al Quirinale. Proprio a partire dalle affermazioni di Napolitano, la campagna nazionale L'Italia Sono Anch'io, promossa da 22 associazioni (tra cui Caritas, Libera, Legambiente, Cgil e l'editore Feltrinelli), ha lanciato una proposta di legge di iniziativa popolare sulle norme di cittadinanza, per lungo tempo dimenticata. Fino all'arrivo del neo-ministro per l'Integrazione Cécile Kyenge, che annuncia, in queste sue prime settimane di mandato, l'arrivo di un rivoluzionario ddl sullo ius soli, il diritto di cittadinanza in base al paese di nascita (in contrapposizione allo ius sanguinis, il diritto di cittadinanza per sangue, attualmente vigente in Italia). “È la società che…
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Primo marzo dei migranti, tra sciopero e speranza: #Ripartire al Pigneto

In occasione dell’annuale appuntamento del 1 marzo, anniversario dello storico sciopero dei migranti del 2010, Frontiere News presenta “Ripartire. Storie di un mondo che migra”, letture e musica dal volume Ripartire. Parteciperanno alcune delle personalità più interessanti della realtà multietnica romana, che daranno la loro personale interpretazione del termine “Ripartire”. Riccardo Noury di Amnesty International farà un punto sulla situazione dei diritti dei migranti in Italia, Samia Oursana ribadirà l'importanza di nuove regole sulla cittadinanza che prevedano lo Ius Soli, Dawood Yousefi e Lorena Di Lorenzo racconteranno l'esperienza degli afghani a Roma e del lavoro dell'associazione Binario 15. Verrà inoltre letto l’appello nazionale 2013 e la “Carta Mondiale dei Migranti”. L’appuntamento è per venerdì 1 marzo ore 19 al Pigneto, in via Fortebraccio, 1. Qui l’evento Facebook. "PRIMO MARZO" ALLA QUARTA…
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Francia, il clandestino non è un delinquente. Lo dice la Cassazione

Niente più detenzione per gli immigrati irregolari. E' quanto stabilito in Francia il 5 luglio dalla Corte di Cassazione, che ha portato una storica novità dopo i 74 anni di equazione "immigrato irregolare/criminale". Risale infatti al 2 maggio del 1938 il decreto legge che considerava delinquente chi viveva sprovvisto di documenti legali. Patrice Spinosi, avvocato tra i fautori della lunga battaglia legale che ha portato a questo provvedimento, ha dichiarato: "Questo dovrebbe cambiare anche il modo in cui l’opinione pubblica percepisce i migranti privi di documenti". Stando alle stime del Groupe d’information et de soutien des immigrés, circa 60mila persone venivano, di media, arrestati ogni anno per non avere documenti.
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