di Maddalena Goi Incontro con i Mipsterz. Non è il nome di un gruppo musicale o di una canzone. No, si parla di moda e più precisamente di una sottocultura che si è sviluppata in alcune comunità musulmane di America. Ma chi sono esattamente i Mipsterz? Un giovane connubio tra musulmani e hipster. O meglio, sulla pagina fb, creata nel 2012 col nome Mipsterz - Muslim Hipsters, si descrivono così: “Un Mipster è qualcuno al passo con la musica più recente, la moda, l’arte, il pensiero critico, il cibo, l’immaginazione e la creatività. Un Mipster è qualcuno che cerca ispirazione dalla tradizione islamica delle scritture divine, dai volumi di conoscenza, dai poeti mistici, dai profeti audaci, i politici di ispirazione, gli imam esoterici e gli altri esseri umani alla ricerca…
"Super Sisi" sorvola l'Egitto sul suo aeroplano personale raccogliendo monete ed evitando mine fluttuanti. Questo è solo uno degli esempi di come la Sisi-mania abbia permeato parte della società egiziana, in una commistione tra consumismo e devozione sacrale. Vi proponiamo una rassegna dei più bizzarri prodotti che hanno come soggetto il nuovo Faraone (raccolta da Middle East Eye). "SUPER SISI" Per rafforzare la figura dell'eroe Sisi, alcuni sviluppatori hanno realizzato un gioco d'avventura scaricabile sull'app store di Google Play. "Super Sisi" deve guidare un aereo sui cieli egiziani raccogliendo monete ed evitando mine fluttuanti. "La grafica è elementare, i controlli non sono stabili, la musica orrenda e c'è troppa pubblicità. Non capisco perché la gente abbia speso tempo e denaro in questa porcheria", ha commentato un giocatore. "Non ho ancora…
di Asha Siad e Roda Siad Questa non è una storia sull'Italia o sui migranti africani. Questa è la storia di una collisione tra confini, politica e vite umane. Mentre un numero indefinito di barche piene di migranti e richiedeni asilo salpa per l'Europa ogni hanno, una crisi umanitaria silenziosa cresce senza pause. Nell'era della globalizzazione, quando i muri fisici crollano, muri invisibili che hanno la forma di regole e discriminazioni si innalzano fermamente. Due anni fa, a Roma, quella che pensavamo essere una vacanza diventò un'esperienza che ci ha cambiato la vita. Abbiamo incontrato molti giovani rifugiati che ci hanno raccontato com'era la vita in Europa per loro. Sentimmo la necessità di raccontare quelle storie così la scorsa primavera tornammo da loro. In un modo stranissimo, la città era…
Io che non credo alla guerra, non voglio essere seppellito sotto nessuna bandiera. Semmai vorrei essere ricordato per i miei sogni. Dovessi un giorno morire – fra cent'anni – vorrei che sulla mia lapide fosse scritto quello che diceva Nelson Mandela: "Un vincitore è un sognatore che non ha mai smesso di sognare". Vittorio Arrigoni: un vincitore. Il 15 aprile 2011 veniva ucciso Vittorio Arrigoni. Nel terzo anniversario della sua scomparsa i famigliari e gli amici di Vik hanno voluto ricordarlo con il sorriso sulle labbra. Una festa - fatta anche di colori, musica e buon cibo - con il popolo palestinese nel cuore. Anche noi eravamo a Bulciago per ricordare un uomo che ha vissuto per ciò in cui credeva. Foto del nostro Amin Othman (qui la pagina Facebook: Lato…
di Valeria Ferraro Turchia. Si è conclusa domenica la settimana dedicata alle celebrazioni per il Newruz, festività religiosa che simboleggia l'arrivo della primavera e l'inizio del nuovo anno per i curdi. Venerdì 21, ad un anno dal "cessate il fuoco" tra curdi e turchi e a pochi giorni dalle elezioni amministrative in cui è fortemente messa in discussione la leadership del principale interlocutore del processo di riconciliazione, ovvero il partito al governo Giustizia e Sviluppo (Adalet ve Kalkınma Partisi, AKP), centinaia di persone, curdi ma anche rappresentanti di delegazioni internazionali e turisti, sono affluite nell'antica città di Diyarbakır, o in curdo Amed, per assistere alla rituale cerimonia d'accensione del fuoco. In passato, soprattutto negli anni Novanta, dire Newruz equivaleva - quasi - a dire festa della resistenza curda e…