di Federica Marsi Alla fine del 1980, Michael Gottlieb, ricercatore presso l’Università della California, si imbatte in un raro tipo di polmonite dovuta a un protozoo riscontrato solo in casi di sistema immunitario indebolito. Lo strano fenomeno si ripete. Tre pazienti, tutti omosessuali attivi, riscontrano la stessa patologia. I casi si moltiplicano, si diffonde l’idea che la nuova malattia sia strettamente correlata all’orientamento sessuale, tanto che viene rinominata GRID (Gay Related Immune Deficiency) o, più brutalmente, “il cancro dei gay”. Nel 1981 l’errore è lampante. Non solo il virus ha colpito soggetti eterosessuali, ma si è anche propagato al di fuori dei confini statunitensi. La morte dell’attore Rock Hudson, vociferato per la sua presunta omosessualità, fa conoscere al grande pubblico la malattia. Uno degli spettatori di questo evento è il…
La Risoluzione approvata nel 2011 dall’Ue sulla “strategia per l’integrazione rom” mostrava una situazione allarmante: nel continente migliaia di persone appartenenti a questi gruppi vivono in condizioni di estrema emarginazione e povertà, aggravate dalle politiche di esclusione sociale di alcuni governi. Rom, Sinti, Kalé, Manouches e Romanichels sono circa 16 milioni nel mondo, di cui 12 milioni in Europa, e subiscono gravi discriminazioni, continue violazioni dei loro diritti fondamentali e numerose aggressioni di natura razzista in tutti i paesi di insediamento. Ma qual è la realtà in cui vivono? Partendo da questa semplice domanda, Babelnet ha pubblicato una serie di interessanti articoli che mettono a confronto la condizione dei rom in Italia, Spagna e Turchia. Il rapporto verrà approfondito con tre cicli di inchieste giornalistiche, sostenute da Open Foundation Society.…
di Alessandro Pagano Dritto (@paganodritto) Dal punto di vista politico è difficile pensare, come si riteneva possibile prima, che il mese appena conclusosi di marzo possa rimanere nella storia recente della Libia. L'osservatore che ne analizza i fatti col senno di poi, ben lungi dal poter dire che non sia successo nulla, stenta francamente a vedere nei suoi trentun giorni azioni di grande rilievo. Doveva essere il mese delle grandi decisioni e invece il 31 è passato senza che nulla di grande venisse deciso: soprattutto doveva essere il mese del governo unitario uscito dai vertici del Dialogo Nazionale patrocinato dalle Nazioni Unite, ma così, nonostante qualche importante passo in più in quella direzione, non è stato. Attendendo l'Europa, l'Italia annuncia la missione navale Mare Sicuro. Eppure i primi…
di Alessandro Pagano Dritto Twitter: @paganodritto Tra la seconda metà di agosto e la prima metà di settembre lo scenario libico ha subito dei mutamenti e delle evoluzioni delle quali è necessario rendere conto perché il lettore interessato non perda il contatto con la realtà delle cose sul terreno. Anzi, si può dire che in questo pur breve lasso di tempo la scena politica libica abbia subito un'improvvisa evoluzione che ha proiettato la crisi del paese nordafricano in una dimensione più internazionale. I bombardamenti di Tripoli e la conquista della capitale: rinasce il parlamento islamista. Innanzi tutto bisogna registrare la conclusione di uno degli scenari di guerra precedentemente illustrati: quello della capitale Tripoli, dove il 23 agosto, dopo cinque settimane di scontri, le milizie islamiste dell'operazione Libya Dawn conquistavano…