Il 23 maggio 2013 il parlamento israeliano ha approvato in via preliminare un disegno di legge che vieterebbe di muovere critiche all'operato dell'esercito d'Israele. Ne ha dato notizia il Jerusalem Newspaper, citato da Middle East Monitor. La proposta, portata avanti da Yoni Chetboun (del partito HaBait HaYehudi), Yariv Levin (del Likud Beiteinu) e Nachman Shai (del partito laburista d’opposizione) metterebbe il bavaglio a chiunque diffami le azioni militari israeliane, rendendo tale pratica perseguibile penalmente. Il disegno di legge è stato denominato "Jenin - Jenin", richiamandosi ad un film documentario diretto dal palestinese Mohammed Bakri, attraverso il quale sono state messe in luce alcune pratiche dell'esercito di occupazione israeliano, tra cui massacri e abusi, durante l'invasione del campo profughi di Jenin nel 2002. Il film venne contrastato dai militari israeliani, che cercarono (inutilmente)…
Secondo un’inchiesta condotta negli ultimi mesi dal Ministro della Difesa israeliano Moshe Yaalon, l’emittente France 2 avrebbe mentito riguardo alla morte di un bambino palestinese durante la seconda intifada. Parliamo delle immagini simbolo di quel conflitto, registrate dalla TV francese il 3 settembre del 2000 quando Jamal e Muhammed a-Dura, padre e figlio, si trovarono presi nel fuoco incrociato di israeliani e palestinesi tra le strade di Gaza. "Contrariamente a quanto affermato nel servizio, cioè che il bambino rimase ucciso, in immagini di scarto relative alle scene finali, che non furono mandate in onda da France 2, si vede che il bambino era vivo", afferma l'ufficio del Primo Ministro Benyamin Netanyahu in un comunicato. Ed a riprova di queste affermazioni, il governo israeliano allega la parte del video mancante nel…
La foto del corpo esanime del piccolo Omar, tra le braccia del disperato padre, è diventata il simbolo del dolore palestinese durante l'ultima offensiva militare israeliana, Colonna di Nuvole (che ha lasciato sul campo oltre 170 morti). Il bimbo, di soli 11 mesi, è il figlio di Jihad Misharawi, collaboratore della Bbc. Tra famiglie interamente cancellate dalle bombe e piccoli bambini uccisi negli "attacchi mirati", si è ritenuto inizialmente che anche il piccolo Omar fosse rimasto vittima dei massicci e indiscriminati bombardamenti dell'aviazione israeliana. Ma un rapporto dell'Onu del 6 marzo ha dichiarato che invece il bimbo sarebbe morto "probabilmente a causa di un razzo palestinese che mancò Israele". Matthias Behnke, capo degli uffici dell’Alto Commissariato Onu nei Territori, ha spiegato alla stampa che “non poteva affermare senza ombra di dubbio” che la morte del piccolo fosse stata causata da un…
Ieri sera è stata finalmente raggiunta la tregua tra Gaza e Israele. Un cessate il fuoco frutto della mediazione dell'Egitto (leggi qui i termini dell'accordo). Ma a poche ore di distanza le sirene nel sud di Israele tornano a suonare: l'allarme rosso, tipico di quando sono in arrivo razzi dalla Striscia, terrorizza gli abitanti. Ma è l'Idf stessa a definirlo un "falso allarme". Immediatamente dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco alcuni razzi sarebbero comunque stati sparati (i gruppi armati palestinesi non hanno però rivendicato i lanci) ma - stando a testimoni oculari - sono atterrati su terre disabitate al confine. Una portavoce delle forze di sicurezza ha dichiarato a Ma'an che, dopo un'ora dall'entrata in vigore del cessate il fuoco, non un solo razzo è stato lanciato contro…
Le tecniche di “gamification” sono ormai una realtà consolidata nel mondo del marketing; la vita quotidiana è composta da azioni spesso noiose e ripetitive compiute solo perché obbligati, mentre un gioco è un’attività ludica fatta volontariamente per poterne trarre piacere. Qui entra in scena la “gamification” che come il nome suggerisce è una sorta di trasformazione in gioco delle attività quotidiane e routinarie, l’utilizzo del gioco e delle sue classiche componenti (livelli, punti e premi) stimola la mente e i comportamenti attivi col risultato di far emergere fedeltà verso il brand di turno che fa uso di questa tecnica; fin qui niente di strano (o quasi), sono ormai molteplici e variegate le realtà che fanno uso di questa tecnica, oltre ali brand già citati si pensi ad esempio all’educazione, all’e-learning…