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“La festa negata” e la silenziosa tragedia degli yazidi

di Nicolamaria Coppola Il mondo sembra essersi accorto degli yazidi solo in seguito all’arrivo dei miliziani jihadisti di Daesh a Mosul e nella provincia di Niniveh. È stato in quell’occasione che si sono visti uomini, donne e bambini costretti a fuggire dalle loro case e rifugiarsi sul monte Sinjar mentre le truppe dell’ISIS entravano nella omonima città e la annettevano al loro neonato Califfato. Le tragiche storie delle donne yazide, rapite, vendute come schiave e stuprate dagli uomini del Califfato, poi, hanno fatto inorridire tutti noi, e Vian Dakhil, la donna yazida membro del Parlamento iracheno, ha commosso il mondo con il suo appello disperato lanciato tra le lacrime all’inizio di agosto 2014: “Salvateci!”. Noi di Epos, però, conosciamo la comunità yazida da molto prima che questa diventasse tristemente nota…
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La rotta balcanica dei migranti e i marsupi della solidarietà

Eidomeni è una piccola cittadina al confine tra Grecia e Macedonia, attraversata ogni giorno un numero incredibile di migranti e rifugiati provenienti principalmente da Siria, Afghanistan, Iraq, Iran e Kurdistan. Si tratta del primo snodo importante della cosiddetta "rotta balcanica", che conduce i migranti verso le più ambite mete della Germania, Svezia, Austria e Olanda. Dall'estate scorsa la cittadina è balzata in cima alle notizie di mezzo mondo e attualmente gruppi di volontari raggiungono ogni giorno questa località per dare supporto ai rifugiati con beni di prima necessità e qualsiasi cosa possa supportare l’ancora lungo viaggio che i rifugiati devono affrontare verso l'ignoto Nord. Ed è proprio in questo contesto che ad agosto è nata l’idea delle “Hand-made baby carriers for refugees in Eidomeni”. La causa scatenante è un papà che…
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Inner Me

Seguendo il vagabondare curioso di una ragazzina - tra mercati affollati, mattatoi, fornaci e cacciatori di pipistrelli - le vite di quattro donne narrano la durezza di nascere donna e di essere sorde in una società che è ostile dell'una e dell'altra condizione Inner Me è un breve documentario sulle storie di Immaculée, Jemima, Sylvie e Stuka, quattro donne sorde che combattono contro la marginalizzazione nella città di Butembo nella Repubblica Democratica del Congo, un paese segnato dalla guerra. In Congo la voce delle donne è raramente ascoltata. Vittime di una cultura di stupri sistematici, le donne spesso affrontano oppressione, discriminazione e abuso. Essere non udenti marginalizza ulteriormente, se possibile, le donne. Chi non può sentire - e non può essere sentito - è un escluso in casa propria. La società congolese crede…
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Cristiani di trincea: nella “piccola Roma dell’Iraq” il Pkk difende la comunità caldea dall’Isis

di Riccardo Bottazzo I bombardamenti francesi e americani a Mosul? Assolutamente inutili. Gli unici che davvero combattono l’Isis? I peshmerga ma soprattutto i combattenti e le combattenti del Pkk. A dirlo è un prete. Ma un prete di frontiera. Anzi, di trincea. Ghazwan Baho, parroco della “piccola Roma dell’Iraq”: Alqosh. Siamo nella piana di Ninive, a ridosso del confine con la Turchia, in quello Stato autonomo ma non dichiarato che è il governatorato di Ninawa nel Kurdistan iracheno. Se salite sull’unico campanile della città e allungate lo sguardo oltre i fumo delle esplosioni riuscite a scorgere il tenue profilo della città di Mosul, neppure 50 chilometri a meridione. Io ci sono stato per puro caso (volevo andare a Ninive ma avevo sbagliato strada e, soprattutto, momento) con due amici medici, nel…
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Le origini della “questione curda”

di Şahin Keskin Quella curda è stata una delle questioni più difficili per la Turchia, da quando è stata fondata nel 1923. Fino ai primi anni 2000, la Turchia ha portato avanti una politica estremamente restrittiva, arrivando a censurare pubblicazioni che non seguissero l'ideologia ufficiale della Repubblica. Per troppo tempo si è tentato di risolvere la questione senza conoscerne le origini; il popolo turco, fino a pochi anni fa, ignorava infatti le sofferenze del popolo curdo così come le azioni perpetrate dalla stessa Turchia nella parte orientale del Paese. Possiamo delineare cinque momenti principali della questione curda. Il "tacito accordo" tra il 1918 e il 1925, "assimilazione" tra il 1925 e il1950, "l'attesa" tra il 1950 e il 1970, la "consapevolezza tra il 1970 e il 1980 e infine la "nuova epoca", dopo il 1980. TRATTATO DI LOSANNA - Il trattato…
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