Raqqa, capitale del sedicente Califfato, è caduta. Ma questo non vuol dire la guerra contro lo Stato Islamico sia terminata. Valerio Evangelista, co-fondatore di Frontiere News, ne ha parlato in un'intervista all'Agenzia Stampa di stato bulgara БТА (Българска телеграфна агенция). Intervista a cura di Lyubomir Martinov Sottotitoli in italiano - English subtitles https://www.youtube.com/watch?v=vMBp7GQDpCs Con la caduta di Raqqa e Mosul, lo Stato Islamico ha perso le sue principali roccaforti in Siria e Iraq. Queste sconfitte faranno diminuire la sua capacità di organizzare attacchi terroristici in Medio Oriente e in Europa? Raqqa è caduta, ma consideriamo tre aspetti. Innanzitutto, il sedicente Stato Islamico ha dimostrato di essere diabolicamente in grado di reclutare molti giovani via internet. Il sistema propagandistico (sia nel deep web che nel surface web) è ancora attivo e non ha bisogno di…
"Binxet-sotto il confine" racconta, con immagini esclusive, la condizione del popolo curdo che subisce la violenza dell'esercito turco in Kurdistan. Il film, realizzato dal regista Luigi D'Alife, è accompagnato dalla voce narrante dell'attore già premiato al festival di Cannes e alla mostra del cinema di Venezia Elio Germano. Tutte le immagini mostrate sono state raccolte dal regista durante i suoi cinque viaggi, fatti nel corso di un anno tra il 2015 e il 2016, tra Turchia, Siria ed Iraq. Il titolo “Binxet”, che in lingua curda significa sotto il confine, racconta la vita delle famiglie che vivono nei villaggi del Kurdistan lungo i 911 km di frontiera tra la Turchia e la Siria. Il documentario mostra la vita quotidiana di un popolo che, nonostante stia combattendo la guerra contro le…
Intervista di Riccardo Bottazzo Immaginate un extraterrestre. Immaginate che attraversi gli spazi siderali sulla sua lucente astronave per atterrare nella spianata del Tempio, scansando contraeree, missili e mitragliate varie da parte dell’esercito meglio armato del mondo. Immaginate che il nostro alieno esca dalla sua astronave e se ne vada a spasso per Gerusalemme chiedendo alla gente: “Scusate, come faccio a distinguere i palestinesi dagli israeliani, considerato che per me siete tutti terrestri: tutti ugualmente brutti, privi di antenne e tentacoli?” Ebbene, voi cosa rispondereste? Amira Hass, giornalista e scrittrice ebrea ed israeliana che ha scelto di vivere a Ramallah per raccontare al mondo quanto avviene in Palestina, non ha dubbi. “Gli risponderei di guardare i tetti delle case per controllare se ci sono serbatoi. E poi il verde. Gli direi…
di Joshua Evangelista* Dalla "festa di benvenuto", la haflet al-istiqbal, inizia una lenta agonia che molto spesso porta alla morte. Il rapporto di Amnesty International racconta come si vive, e si muore, nelle carceri di Assad. Da decenni il regime siriano usa la tortura per stroncare gli oppositori, o presunti tali. Come è successo al poeta Faraj Bayrakdar, che ha passato quasi 14 anni dietro le sbarre, dal 1987 al 2000. «Tra un anno o due, dieci o venti la libertà si metterà la minigonna e mi accoglierà», scriveva in cella sul cartoncino delle sigarette, sperando di non essere visto dalle guardie. Oggi, rifugiato politico in Svezia, gira il mondo raccontando l'efferatezza del regime baathista, prima che la spettacolarizzazione della violenza plastica dei militanti dell'Isis renda definitivamente sopportabile le ingiustizie…
Il documentario di Emanuela Del Re racconta la storia della comunità cristiana irachena prima e dopo gli effetti della presenza dell'ISIS, dando voce a uomini, donne e bambini a cui il Califfato ha dichiarato guerra. di Nicolamaria Coppola egli ultimi 15 mesi, circa 125 mila cristiani delle aree adiacenti a Mosul e della piana di Ninive sono stati costretti ad abbandonare le loro case solo perché hanno scelto di rimanere cristiani rifiutando le condizioni imposte dai miliziani dello Stato Islamico. L’ISIS, in nome di un falso Dio, pretende di purificare la terra dell’Islam da tutti coloro che sono takfir (apostati, sicché empi): sciiti, alawiti, aleviti, drusi, yazidi, ebrei, circassi, sufi e, appunto, cristiani. A tutti gli apostati vengono lasciate tre possibilità per poter restare nei territori del Califfato: convertirsi all'Islam…