Survival International ha recentemente intrapreso una nuova importante battaglia; in questo frangente la parte lesa è costituita dagli Hopi, una popolazione indiana che vive nel sud-ovest degli Usa, principalmente in Arizona, all’interno della Nazione Navajo. Gli Hopi sono un popolo pacifico (la parola significa “buono” e si riferisce sia alla loro visione del mondo che alla loro terra) che ha vissuto per secoli di coltivazioni e allevamento, pur essendo stanziati in un ambiente sterile e aspro; il loro inattaccabile orgoglio ha reso quasi impossibile l’integrazione coi “bianchi”, considerano la loro “indianità” e la loro cultura, intoccabile. La loro forza e la loro indipendenza sono state messe a dura prova nel corso dei secoli, essendo stati storicamente disprezzati e dileggiati dai loro vicini, se non addirittura aggrediti per poter strappare loro,…
Una riserva naturale più grande della Svizzera concessa a multinazionali che avranno il permesso di effettuarvi la controversa pratica del “fracking”. Vaste aree della Central Kalahari Game Reserve (CKGR) – difesa allo strenuo dal turismo di massa dagli ultimi cacciatori boscimani dell’Africa – potrebbero subire cambiamenti geologici imprevedibili, come la diminuzione dei livelli idrici e danni irreparabili a un ecosistema fragile, essenziale per la sopravvivenza dei Boscimani e della fauna locale. È quanto rivelato da un’indagine condotta per il documentario ‘The High Cost of Cheap Gas’ e il quotidiano britannico The Guardian. Le compagnie a cui è stata concessa la licenza (senza consultare i boscimani) sarebbero, tra le altre, l’australiana Tlou Energy e l’African Coal and Gas Corporation. Proprio la Tlou ha già iniziato a scavare pozzi esplorativi per il gas metano (CBM) all’interno del territorio tradizionale di caccia.…
Non è certo una novità che popolazioni, specie se minoritarie e più deboli, vengano “sfrattate” dai luoghi dove hanno vissuto per migliaia di anni in favore di persone bramose di accaparrarsi terre e risorse. Questo è quello che sta succedendo, non da tempi recenti, in Botswana, paese dell’Africa australe ricco di risorse naturali e con un tasso di crescita economica tra i più alti del continente. I Boscimani, un popolo di cacciatori e raccoglitori del deserto del Kalahari che vivono in quella terre da migliaia di anni sono minacciati dallo sfruttamento turistico massiccio. In alternativa alle tradizionali entrate economiche derivanti dall’ industria mineraria, il governo del Botswana sta cercando di attirare i turisti i pubblicizzando il territorio boscimano come “una natura davvero incontaminata”, costringendo però la popolazione a trasferirsi in riserve.…
In Botswana decine di boscimani a rischio sfratto possono, per il momento, tirare un sospiro di sollievo. Dopo le minacce del Consiglio locale, che per aprire un "corridoio ecologico-faunistico" aveva intimato alla compatta e solidale comunità boscimana di Ranyane di cercarsi un altro luogo in cui vivere, è arrivata infatti la risposta della Corte Suprema. LA SENTENZA - Questa, dopo aver bloccato le operazioni di sfratto e fatto sgomberare i camion della polizia dal posto, ha stabilito che nessun funzionario governativo potrà entrare nel territorio dei boscimani senza il loro consenso, che il loro pozzo d’acqua non potrà essere smantellato senza preavviso e che ogni ulteriore tentativo di trasferirli dovrà essere precedentemente comunicato ai loro avvocati. Il progetto del "corridoio" era, tra l'altro, una motivazione alquanto sospetta, visto il rapporto di reciproco rispetto…
Centinaia di indiani Matsés dell’Amazzonia, si sono uniti per difendere la loro terra dalla minaccia della compagnia petrolifera canadese Pacific Rubiales. Sabato scorso i Matsés si sono radunati sul confine tra Perù e Brasile per chiedere ai loro governi di fermare il progetto che potrebbe avere un effetto devastante sulle foreste. Il gigante del petrolio ha già iniziato le prospezioni nel “Lotto 135” nel Perù, in un’area già assegnata come riserva per le tribù amazzoniche. I Matsés sono circa 2.200 e sono conosciuti anche come il “popolo del Giaguaro” per i tatuaggi e le decorazioni del viso che ricordano il volto dell’animale. In un’intervista a “Survival” una donna matsés ha dichiarato: “l petrolio distruggerà il luogo dove nascono i nostri fiumi. Cosa accadrà ai pesci? Cosa berranno gli animali?".