A Baia Mare, una città nel nord della Romania, in piena Transilvania, una normativa municipale ha letteralmente diviso in due l'opinione pubblica. Il sindaco Catalin Chereches ha infatti disposto la costruzione di un muro di cemento alto tre metri che delimiti l'area cittadina abitata dai Rom. "Non è razzismo - ha detto il sindaco -. Ho preso la decisione a causa delle numerose proteste da parte degli automobilisti, che si lamentavano dei continui lanci di spazzatura dalle finestre". All'unisono le associazioni per i diritti umani hanno bollato l'esperimento come "iniziativa razzista".
Il rogo del campo nomadi di Roma, in cui hanno perso la vita quattro bambini, ha messo in evidenza per l'ennesima volta le precarie condizioni dei rom relegati nelle estreme periferie delle nostre città. A tal proposito Frontierenews.it ha Luca Cefisi, membro della presidenza del Partito Socialista Europeo e da anni in prima linea sull'integrazione attraverso progetti di accoglienza per rifugiati, missioni umanitarie e iniziative contro la discriminazione dei rom . Cos'è la discriminazione nel 2011? È l'idea che le risorse delle società - economiche e morali (diritti, libertà) - possano essere negate ai "diversi", intesi di solito come "non meritevoli". Per questo la discriminazione oggi si fa forte del cosiddetto "discorso securitario": i diversi devono essere rappresentati come pericolosi per la pubblica sicurezza. Il popolo Rom è maggiormente ghettizzato per la…