di Logan Lee 5 marzo 2013: un giorno che molti dimenticheranno velocemente ma che rimarrà segnato per sempre nei libri di storia venezuelani (e latini americani in generali); il giorno nel quale è venuto a mancare il Comandante en Jefe Hugo Chávez. Per molti, principalmente le amministrazioni filo-Usa, un demone da estirpare ma per il 55% della popolazione del Venezuela (tale percentuale è equivalente al minimo dei consensi ottenuti nelle elezioni vinte dal 1999, ma è stato in alcuni momenti pari a circa 70%) è un eroe assoluto. Le sue riforme e nazionalizzazioni hanno portato benefici alla maggioranza povera del paese al punto di generare la rivolta popolare che lo riporta al potere dopo il tentativo di colpo di Stato cercato da Pedro Carmona, industriale rappresentante della vecchia classe dirigente…
foto e testo di Loredana De Pace Carlos Paz è un cantante e fiatista ecuadoriano. Ha quarantacinque anni, ventitré dei quali spesi in Europa, sempre in compagnia della sua musica. Canta sin da quando era bambino e non ha mai smesso. Emigra dall’Ecuador nel 1990 a causa della persecuzione del governo di allora che non vedeva di buon occhio gli ideali rivoluzionari trasmessi dai testi delle sue canzoni. Contraddistingue il suo percorso professionale una forte componente umana oltre che politicamente impegnata, affiancata da uno spirito poliedrico che lo trasporta dai ritmi ancestrali andini a quelli gioiosi della salsa caraibica. La sua carriera è costellata da avvenimenti e incontri fortunati, interrelazioni rese possibili grazie al nesso che accomuna i popoli di ogni Paese, qualunque sia la lingua o la cultura di…
Domenica 10 febbraio, le comunità del Sud America hanno sfilato all'ombra del Colosseo, lungo i Fori Imperiali tra due ali festanti di turisti e curiosi, al ritmo della loro musica travolgente, in danze e costumi dai colori sgargianti. Perù, Ecuador, Venezuela, Bolivia, Cile, con le loro compagnia di danza rappresentative hanno dato vita ad un pomeriggio di grande festa. Una gioia per gli occhi e le orecchie! Foto di Stefano Romano
Sevil Sevimli è una ragazza di 21 anni. Francese di origine curda, lunghi capelli scuri, volto tipico di chi gira il mondo alla ricerca di opportunità e felici prospettive. Partita in Erasmus all’Università Anadolu, nella città di Eskisehir, nel nord della Turchia, Sevil adesso sta vivendo un vero e proprio incubo: la procura di Bursa ha chiesto, nei suoi confronti, una condanna a 21 anni di carcere. I fatti: la ragazza giunta da Lione aveva partecipato alla manifestazione del primo maggio, assistendo a un concerto di una band di estrema sinistra, i Grup Yorum, ed esibendo un cartello recante lo slogan “vogliamo l’istruzione per tutti”. Il 10 maggio era stata, poi, arrestata, con l’accusa di “appartenere a un’organizzazione terroristica” e per aver, inoltre, reso attività di propaganda per il gruppo…
Il 2012 è ormai agli sgoccioli. Come di consuetudine in questi giorni si passano in rassegna i fatti e le esperienze degli ultimi 365 giorni. A livello personale, e non solo, è utile fare il punto della situazione per trovare nuovi stimoli e obiettivi da raggiungere. Se dagli errori si può apprendere molto - e, si sa, di sbagli se ne compiono molti - guardare anche a ciò che si è ottenuto di buono, rende la prospettiva futura più allettante. Ci porta a sperare, se non di poter cambiare tutto, almeno in un domani migliore. E’ quello che ha fatto Amnesty International, che ha ripercorso gli ultimi 12 mesi alla luce del buono e del positivo che ci hanno regalato nell'ambito dei diritti umani. Ecuador. La compagnia statunitense Texaco – acquistata nel…