Dopo sedici anni vissuti in una Mogadiscio devastata dalla guerra, Abdullahi Ahmed ha deciso di appropriarsi del diritto ad avere un futuro diverso. Era disposto a lasciare la propria famiglia e gli studi di giurisprudenza che aveva intrapreso, pur di vivere lontano da attentati e bombe. "Mi sarebbe piaciuto ovviamente prendere un aereo dalla Somalia per arrivare in Europa", racconta Abdullahi alla quinta edizione del Festival dell'Europa Solidale e del Mediterraneo, "ma non era possibile. E ancora oggi non è possibile". https://www.facebook.com/europasolidalemediterraneo/videos/1248348585302500/ Negli ultimi vent'anni oltre 30mila persone sono morte cercando di attraversare il Mediterraneo, vittime che nel 60% dei casi restano senza nome e senza identità. Ma per Abdullahi la parte più difficile del viaggio non è stata affrontare il Mediterraneo, ma attraversare il deserto passando per Sudan, Chad, Libia e Egitto.…
Alejandro Solalinde è un sacerdote messicano, Premio Nazionale dei Diritti Umani 2012 e fondatore a Ixtepec (Oaxaca) del rifugio Hermanos en el camino (Fratelli in cammino) per i migranti centro e sudamericani che rischiano la vita per raggiungere gli USA sul treno noto come La Bestia. Candidato premio Nobel per la pace 2017, Padre Solalinde è stato in Italia per le presentazioni dell’autobiografia I narcos mi vogliono morto. Messico, un prete contro i trafficanti di uomini, scritta insieme alla giornalista Lucia Capuzzi, e una serie di incontri con organizzazioni sociali. Il rifugio per migranti Hermanos en el camino (Fratelli in cammino) che ha fondato a Ixtepec, stato messicano di Oaxaca, compie dieci anni di vita. Qual è il bilancio del vostro lavoro? Il bilancio è positivo, abbiamo fatto molto. Abbiamo…
Ad Accra il 20 settembre si è svolta una tavola rotonda sulla migrazione irregolare ed il traffico di esseri umani in Ghana in seno alla campagna VIS e Missioni Don Bosco Stop tratta, qui si tratta di esseri umani ed al progetto Co-partners in development co-finanziato dall’Unione Europea. Erano presenti le organizzazioni internazionali come l’IOM e la Delegazione dell’UE in Ghana, le Ambasciate d’Italia e di Germania, ufficiali della polizia ghanese e degli organi che si occupano di migrazione, rappresentati della Chiesa Cattolica e delle autorità locali della Brong Ahafo Region, la regione più affetta dal fenomeno migratorio verso l’Europa. Tale evento è stato organizzato ed animato dal VIS – Volontariato Internazionale per lo Sviluppo e dai Salesiani di Don Bosco dell’Ispettoria dell’Africa dell’Ovest. Michael Karikunnel, ispettore salesiano, ha sottolineato l’importanza di mettere al centro delle politiche nazionali ed internazionali i…
di Maria Grazia Di Somma Come scrive Tahar Ben Jelloun, uno dei più grandi scrittore marocchini, "il Marocco è un susseguirsi di porte che si spalancano a mano a mano che si avanza. E non si può avanzare se non visitandolo assiduamente, e conservando in sé il desiderio dello stupore, la curiosità di conoscere e di assimilare". Fondandosi sullo spirito di queste parole, il Marocco negli ultimi anni ha investito risorse sempre maggiori nel settore del turismo. Lo ha fatto per permettere a più persone, di anno in anno, di conoscere gli splendori di questo paese (che offre una grande varietà di paesaggi, che vanno dalle grandi città, dalle spiagge alle montagne dell’Atlante fino al deserto del Sahara), ma anche di valorizzare il proprio patrimonio architettonico e ambientale. La maggior…
"Di certo, a partire dalla rappresentazione più o meno veritiera che diamo del nostro passato, noi costruiamo la
nostra identità presente e soprattutto futura e su questa base ci raccontiamo, ci relazioniamo agli altri da noi,
produciamo insomma cultura. Memoria, cultura e identità sono, da questo punto di vista, tre modi diversi di mettere
in prospettiva una stessa realtà.” P. Violi (Violi, 2014:7) In tempi relativamente recenti anche l’Italia ha iniziato in maniera sistematica a interessarsi del proprio passato coloniale. La storiografia sull’argomento risale certamente a diversi anni prima, ma solo negli ultimi anni la questione della rimozione del colonialismo italiano ha iniziato ad avere due nuovi essenziali input: un forte interesse accademico a livello internazionale, in particolar modo nei dipartimenti di Italian Studies; un ampliamento dell’interesse dal solo campo della storia in…