Hanno chiuso la porta del deserto. Hanno trasformato le antiche vie carovaniere in piste di morte. “Li caricano sopra i camion e poi li fanno scendere in mezzo al deserto con le minacce o con qualche scusa. Gli raccontano che verranno a prenderli, ma non è vero. Li abbandonano in mezzo al deserto. Uomini, ragazze, donne anche con bambini molto piccoli… senza acqua, senza cibo. La sabbia del Ténéré è un giardino di cadaveri in decomposizione”. Abdel (il nome è stato cambiato per motivi di sicurezza, ndr) era un passeur. Era un passeur perché tutti i tuareg lo sono e lo sono sempre stati. Accompagnava i lavoratori dei Paesi che si affacciano sul Golfo di Guinea sulle piste del deserto che solo un tuareg sa vedere, sino ai campi di…
Il 3 ottobre 2013 Vito Fiorino salva 47 migranti con il suo peschereccio, mettendo a rischio la sua stessa vita. È la notte della "mattanza": muoiono 368 persone, una delle peggiori stragi del Mediterraneo. Sei anni dopo, Vito continua la sua battaglia contro chi ha permesso e permette le morti in mare. Senza guardare in faccia a nessuno. Nella notte tra sabato 5 e domenica 6 ottobre, a sei miglia da Lampedusa, sono state recuperate le salme di 13 persone, tutte donne, alcune incinte. Appena tre giorni prima nell'isola si ricordava la strage del 3 ottobre 2013, in cui avevamo perso la vita 368 migranti. Politici, istituzioni, gente comune e addetti ai lavori dicevano all'unisono "mai più morti in mare". Parole evidentemente buttate al vento. Nel consueto cacofonico chiacchiericcio post…
Un monumento più grande della Statua della Libertà, la moschea più bella d'Africa e l'idea di trasformare Dakar nella Silicon Valley del Sahel. Ma intanto la disoccupazione dilaga e la democrazia scricchiola. Viaggio in un Paese che sogna in grande mentre fa i conti con un presente incerto. Amadou gira tra i montoni, li schiaffeggia, palpa cosce e glutei valutandone la massa grassa. Mancano poche ore al Tabaski, la festa più importante per i musulmani senegalesi, e non ha ancora un animale per ricordare il sacrificio di Ismaele con tutta la famiglia. La tensione pervade le trattative, è già mezzanotte e i mercanti stanno alzando alle stelle il prezzo del bestiame. “Se la tua famiglia non ha i soldi, non è un problema mio”, gli dice un allevatore di poco…
https://www.youtube.com/watch?v=5cxUTyg1WrM&fbclid=IwAR3X6eH2uHPhnTZAt9SoK6seohtFyHjW0mHy9IQGl3uzWCwwLqnsENBhxjs Si parla sempre meno degli sbarchi, come se il governo avesse risolto questa grande questione internazionale. Ma nel Mediterraneo si continua a morire? Si parte ancora dalla Libia? Ne abbiamo discusso con Alessandro Porro, soccorritore della Aquarius. Porro: Gli sbarchi ci sono. Non vengono raccontati, non c'è una grande macchina mediatica dietro, però ci sono. Il problema in questo momento è che mancano navi di soccorso, non ci sono ambulanze in mare che possono dare un primo soccorso alle persone che cercano di fare la traversata mortale. Questo porta all'aumento del tasso di mortalità, che a fine settembre era del 19 per cento. Vuol dire che quasi una persona su cinque che cerca di attraversare non ce la fa. Per l'OIM, quest'anno ci sono stati più di 2000 morti nel Mediterraneo…
Le radici del conflitto Israelo-palestinese hanno origini remote; alcune correnti storiografiche contemporanee vorrebbero ricondurle al 1948 (per Israele anno della liberazione nazionale; per i Palestinesi della Nakba, tragedia) eludendo le responsabilità esterne. La situazione che, infatti, permise la crescita e lo sviluppo di tale conflitto, va ricercata a molti chilometri di distanza, lontano dai paesaggi desertici del Negev e dalla cittadella fortificata di Gerusalemme. Il 2 novembre 1917 in una ridente isola europea, tra i salotti della Camera dei Lords, un giovane e promettente nobile inglese, Lord J. Balfour, tenne un discorso che sarebbe passato alla storia come scintilla primordiale del secolare focolare bellico. Tale documento, che impegnava pubblicamente la corona britannica nella ricostruzione della casa nazionale ebraica in Palestina, lungi dal rappresentare un mero appoggio diplomatico, celava intenzioni e…