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Gaza, raso al suolo l’ufficio del primo ministro. L’Idf si prepara per l’invasione

Siamo al quarto giorno dell'Operazione Colonna di nuvole (poi rinominata "Colonna di difesa"). Il bilancio (tristemente provvisorio) è di 38 vittime palestinesi (otto solo oggi) e 3 israeliane. Senza considerare le centinaia di feriti gravi. Questa mattina l'ufficio del primo ministro dell'enclave palestinese, Ismail Haniyeh, è stato completamente distrutto dai bombardamenti. Sempre in mattinata dalla Striscia sono partiti oltre 20 razzi; non si sono registrati danni o vittime. L'artiglieria, la marina e l'aviazione israeliana hanno colpito, finora, oltre 830 obiettivi. In questi istanti è stato bombardato anche il porto, vicino al quale sono rifugiati gli internazionali presenti sulla Striscia. Stando all'agenzia ufficiale iraniana Irna, inviti ad attuare "azioni di rappresaglia" contro Israele per porre termine ai "crimini del regime sionista a Gaza" sono stati lanciati al mondo islamico dal ministro della Difesa…
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Gaza, una tregua durata poche ore. Nuovi raid aerei. Italiani verso il rimpatrio

È durato poche ore il 'cessate il fuoco'.  Netanyahu aveva annunciato che Israele avrebbe sospeso i bombardamenti in concomitanza con la visita del premier egiziano Hisham Kandil nella Striscia. Ma i raid aerei sono riniziati quasi immediatamente. In risposta i gruppi paramilitari palestinesi hanno ripreso il lancio di razzi, attaccando le città di Ashqelon e Ashdod. "Gli attacchi sulla Striscia di Gaza sono un’aggressione", ha dichiarato il premier egiziano in visita all'ospedale di Shifa. L'Egitto ha aperto il valico di Rafah per permettere ai feriti di potersi curare al sicuro. Israele ha richiamato circa 20mila riservisti, principalmente unità di fanteria e del genio; si teme che in poche ore possa avere inizio la fase due dell'Operazione colonna di nuvole, cioè l'invasione via terra. Durante la notte sono stati effettuati oltre 130 attacchi,…
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Gaza, domenica di sangue: 7 vittime e 52 feriti

I bombardamenti israeliani hanno ucciso sette palestinesi, oggi, e ne hanno feriti 52. A parte un membro della resistenza armata, le vittime erano tutte civili. Negli ultimi due giorni dalla Striscia sono partiti decine di razzi artigianali verso il sud di Israele, ferendo lievemente 4 persone e danneggiando alcuni edifici. Le sirene delle città della zona hanno squillato incessantemente per invitare i civili a prestare la massima cautela e a mantenersi vicini ai rifugi anti-missili. L'esercito di Tel Aviv ha dichiarato di aver iniziato i bombardamenti in risposta al missile anticarro lanciato sabato contro una jeep di pattuglia, in cui sono stati feriti quattro militari; la Jihad islamica ha rivendicato l'attacco, definendolo una risposta della morte di Hamid Younis Abu Dagka, un ragazzino di tredici anni ucciso venerdì: mentre giocava a…
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Raid di Israele, le brigate al-Qassam rispondono con 60 razzi

Da alcuni giorni gli aerei e l'artiglieria di Tel Aviv hanno ripreso i raid e i bombardamenti lungo la Striscia di Gaza. Lunedì sono morti tre palestinesi; altre quattro persone sono state uccise negli attacchi di ieri e di oggi (che hanno causato anche feriti gravi, tra cui un'anziana contadina di 72 anni, e colpito obiettivi civili). Questa mattina la risposta delle brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas: 60 tra colpi di mortaio e razzi sono stati lanciati - stando alle dichiarazioni dell'IDF - sulle aree di Eshkol e di Lachish, ferendo 5 persone. La controffensiva è stata rivendicata dal gruppo armato palestinese sul proprio sito.
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La mamma di Vik: “Niente pena di morte, mi sento sollevata”

A seguito della condanna all'ergastolo per due dei rapitori ed assassini di Vittorio Arrigoni - emessa ieri da un tribunale militare presieduto da Hamas - Egidia Beretta, madre dell'attivista italiano, ha comunicato la propria soddisfazione per la sentenza. Dopo lo "stillicidio che andava avanti da mesi", in cui le udienze venivano puntualmente e incomprensibilmente rimandate, la donna si è detta soddisfatta. In un'intervista a Vita.it, Egidia ha dichiarato il proprio sollievo, soprattutto per il fatto che "la Corte ha tenuto conto delle nostre richieste: nei Territori palestinesi vige la condanna a morte, noi invece avevamo indicato l’ergastolo come possibile pena, anche seguendo gli ideali di Vittorio, per cui i diritti umani venivano prima di ogni cosa". Oltre al pacato sospiro di sollievo per aver ricevuto una risposta sugli assassini del figlio, rimane…
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