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Essere collaboratrici domestiche in Qatar

Essere collaboratrici domestiche in Qatar

Alcune donne hanno testimoniato storie di abusi, inganni, violenze e diritti violati, storie d’invisibilità agli occhi di chi potrebbe e dovrebbe agire per evitare tutto questo. Una spirale di sfruttamento alimentata dall’isolamento rispetto alla propria famiglia e paese di provenienza, da uno straordinario potere nelle mani dei datori di lavoro e da un sistema legale che non è pensato per assisterle e aiutarle. di Martina Romanelli Secondo un censimento qatariota del 2010, gli impiegati stranieri nel settore domestico sono poco più di 132,000 e circa due terzi sono donne. Non sembrano esserci dati precisi sulle nazionalità delle lavoratrici domestiche ma le…
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La pena di morte nel 2013 – Infografica interattiva

La pena di morte nel 2013 – Infografica interattiva

Immaginate di essere imprigionati, in attesa di essere impiccati. Di sentire continuamente il rumore del ferro battuto dagli operai che preparano il patibolo destinato a voi. Selwyn Strachan, ex prigioniero del braccio della morte di Grenada Sono almeno 778 le persone messe a morte nell'arco del 2013, costituendo un aumento del 15% rispetto al 2012 (a esclusione della Cina, dove la pena capitale è considerata segreto di stato). Lo si legge nell'ultimo rapporto di Amnesty International, secondo cui poco meno dell'80% di tutte le esecuzioni sono state registrate tra Iran, Iraq (principalmente per accuse di terrorismo) e Arabia Saudita (tra cui tre minorenni al momento del…
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Firmeresti per salvare la vita di un amico?

Firmeresti per salvare la vita di un amico?

“Immagina che un tuo amico venga imprigionato, che subisca violenza per aver fatto qualcosa di assolutamente comune, solo per aver preteso i suoi diritti. Cosa faresti per salvarlo?” È questo il messaggio che Amnesty International porterà nelle piazze italiane e sul sitowww.firmaperunamico.it, invitando chiunque abbia a cuore i diritti umani a firmare gli appelli proprio come se lo si stesse facendo per un’amica imprigionata ingiustamente, per un amico gay o per un familiare ‘colpevole’ di aver espresso senza paura le proprie critiche al Governo o la propria opinione. Per l’edizione 2013 di “Write for Rights” l'ong invita tutto il mondo a…
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Gambia, fino a 15 anni di prigione per chi critica il regime

Gambia, fino a 15 anni di prigione per chi critica il regime

Il 3 luglio scorso l’Assemblea Nazionale del Gambia ha emendato il “Decreto delle Informazione e delle Comunicazioni” nel quale infligge pene di reclusione fino a 15 anni e multe fino a 3 milioni di Dalasi -circa € 65,000 - per la diffusione su internet di notizie false o critiche nei confronti del governo. Secondo il ministro delle comunicazione Nana Grey-Johnson, alcuni cittadini avrebbero in precedenza effettuato attività di propaganda al fine di incitare il popolo ad atteggiamenti poco pattriottici diffondendo notizie false e diffamanti circa i pubblici ufficiali. Come afferma il ministro, questo decreto vuole fornire un deterrente a coloro…
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Diritti lgbti, video chat con attivisti da Russia, Francia e Uganda – SEGUI LA DIRETTA

Diritti lgbti, video chat con attivisti da Russia, Francia e Uganda – SEGUI LA DIRETTA

A partire dalle 21.30, Frontierenews.it ospiterà una videochat sui diritti lgbti con attivisti provenienti da Russia, Francia e Uganda, tre nazioni che, per motivi diversi, stanno occupando molta rilevanza nell'ambito del dibattito internazionale sui diritti di genere. Alberto Emiletti del Coordinamento LGBT della Sezione italiana di Amnesty International intervisterà Anton Kuzmin dell’associazione russa Comingout, Kasha Jacqueline Nabagesera, attivista ugandese di Freedom & Roam Uganda e vincitrice del premio per i difensori dei diritti umani Martin Ennals e Mathieu Nocent dell’associazione francese Inter-Lgbti.
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