Noi, profughi in Grecia abbandonati in balìa del coronavirus
In questi giorni di lockdown, nel campo profughi di Ritsona, a 70 chilometri da Atene, i malati sono lasciati a loro stessi e il cibo scarseggia. Siamo riusciti a entrare in contatto con una giovane rifugiata che sta facendo di tutto per far sentire la voce dei residenti. Si chiama Parwana Amiri, è afgana, parla cinque lingue, ha sedici anni e sogna di entrare in politica per difendere i diritti degli oppressi. di Valerio Evangelista Ad aprile il coronavirus ha raggiunto il campo di Ritsona, dove vivi. Come è stata gestita l'emergenza? Dopo la scoperta dei primi contagi nel campo,…