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Cie, il filmato che riprende le violenze nel centro di Milo

Cie, il filmato che riprende le violenze nel centro di Milo

Rivolte, tentativi di fuga, repressioni da parte della polizia sono stati filmati da un cellulare all’interno del Cie di Milo vicino Trapani, da un immigrato ospite del centro di detenzione e poi uscito. Il video è stato pubblicato da Repubblica.it. La documentazione filmata è un’esclusiva data la difficoltà da parte delle telecamere di entrare all’interno dei centri di detenzione. Molti migranti dicono che le telecamere degli smartphone vengono danneggiati all’arrivo proprio per impedire le riprese. Secondo l’autore del video, la rivolta che è stata ripresa è scoppiata dopo che un ragazzo è stato ferito ad un occhio da una manganellata.…
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Dentro il Cie di Gradisca: “Noi come ad Auschwitz”

Dentro il Cie di Gradisca: “Noi come ad Auschwitz”

Le telecamere del Tg3 fanno irruzione nel Centro di Identificazione ed espulsione di Gradisca d'Isonzo. Nel servizio di sabato 13 maggio finalmente gli spettatori hanno potuto vedere le condizioni in cui vivono gli stranieri detenuti nei centri in attesa di espulsione. Tra scioperi della fame e indignazione denunciano la mancanza di manutenzione della struttura e il trattamento disumano ricevuto. "Ci trattano come animali, ci chiamano per numeri, come ad Auschwitz". E ancora: "Sono qui con la fedina penale pulitissima, non merito tutto questo".
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Immigrazione, quanto costa la politica d’espulsione

Immigrazione, quanto costa la politica d’espulsione

La politica d’espulsione e dei rimpatri oltre ad essere una campagna demagogica e molto spesso “amorale” di qualche partito è un peso non indifferente anche per l’economia italiana. Secondo quanto scrive il Redattore Sociale il Paese negli ultimi cinque anni ha speso più di 100 milioni di euro per rimpatriare poche migliaia di cittadini stranieri. Nei prossimi tre anni si prevede di spenderne ancora di più. Per ogni cittadino rimpatriato, lo Stato italiano paga 5 biglietti aerei, quello dello straniero e quelli di andata e ritorno per le due persone che lo scortano. A fornire i dati è il rapporto…
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Cie, al via una campagna europea contro la censura

Cie, al via una campagna europea contro la censura

LasciateCIEntrare aderisce alla campagna europea Open Access Now (www.openaccessnow.eu). Parlamentari e operatori dell’informazione visiteranno i centri per riportare l’attenzione pubblica su questo tema. In Italia la mobilitazione si svolgerà dal 23 al 27 aprile per dire no alla censura e alla violazione dei diritti umani all’interno dei centri. Hanno inoltre aderito: Andrea Camilleri, Erri De Luca, Ettore Scola, Enzo Iacopino (presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti), Stefano Disegni, Igiaba Sceigo, Dagmawi Yimer, Fabrizio Gatti, Andrea Segre, Tiziana Ferrario, Nando Dalla Chiesa, Pino Ligabue, Amarò Ternipè, Fadil Drini, Antonella Miriello, Laura Galesi, Antonello Mangano.  
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“Cie peggio delle carceri”, la video-inchiesta del Corsera

“Cie peggio delle carceri”, la video-inchiesta del Corsera

Luoghi di detenzione e di abuso in cui casi di suicidio, pestaggi, abusi di psicofarmaci e tentativi di fuga sono frequenti. Questa la fotografia che Corriere.it dà dei Cie italiani. I centri di identificazione ed espulsione per migranti senza documenti diventano vere e proprie prigioni in cui si esser reclusi con la sola colpa di un illecito amministrativo, quello rappresentato dallo status di sans papier. Condizioni denunciate anche dal rapporto della commissione "diritti umani" del Senato sullo stato dei diritti umani negli istituti penitenziari e nei centri di accoglienza e trattenimento per migranti in Italia che evidenzia come "le condizioni…
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