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Lettere dal CIE

Lettere dal CIE

di Mario Badagliacca* Per i governi europei l’unica risposta plausibile per gestire i flussi migratori sembra essere quella militare. Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un proliferare di terre di nessuno lungo le frontiere dell’Europa: fili spinati, soldati, cani e fanali nella notte. Anche l’Italia ha un suo fronte interno e sta conducendo la sua “battaglia” contro i migranti attraverso i Centri di identificazione ed espulsione (CIE), i centri dove tutti gli stranieri non in regola con i documenti di soggiorno vengono rinchiusi per essere identificati ed espulsi. Da quando ho iniziato il lavoro sui CIE, circa quattro anni fa, la situazione…
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Per il New York Times i nostri Cie sono crudeli, “peggio delle carceri”

Per il New York Times i nostri Cie sono crudeli, “peggio delle carceri”

"Il Centro di Identificazione ed Espulsione, un complesso di detenzione nei sobborghi di Roma dove migranti illegali possono essere trattenuti per mesi prima di essere deportati, non è una prigione. Ma la differenza sembra essere principalmente una questione semantica. Alte recinzioni metalliche separano file di squallidi casermoni che vengono chiusi di notte, quando i cortili di cemento vengono illuminati a giorno. Ci sono telecamere di sicurezza. Alcune guardie indossano tenute antisommossa. I detenuti possono muoversi in aree designate durante il giorno, ma sono costretti a indossare ciabatte o scarpe senza lacci, in modo da non danneggiare se stessi o gli altri.…
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‘Karim non deve partire’, una firma per impedire un’espulsione ingiusta

‘Karim non deve partire’, una firma per impedire un’espulsione ingiusta

"Karim ha la prossima udienza il 10 maggio. Qualcuno deciderà in base alle regole (ma quali regole?!) se deve salire su un aereo oppure se può rimanere in Italia. Che è il suo paese. Dove ha una famiglia, la sua famiglia. Ha me ed un figlio in arrivo. KARIM NON DEVE PARTIRE". Finisce così l'appello di Federica, una giovane futura mamma, che si è scontrata con la burocrazia italiana e i suoi errori, che chiede aiuto per firmare la petizione che potrebbe fermare l'espulsione del suo ragazzo. La loro è una storia come quella di tanti altri: lui, egiziano, arriva in Italia a sei anni,…
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Roma, rivolta al Cie di Ponte Galeria

Roma, rivolta al Cie di Ponte Galeria

Un gruppo di migranti ha attuato una rivolta al Cie di Ponte Galeria a Roma, noto per le pessime condizioni in cui gli "ospiti" sono tenuti, per chiedere una situazione più umana. Alcuni di loro hanno incendiato materassi, altri sono saliti sui tetti. Una poliziotta è stata ferita. I vigili del fuoco hanno spento le fiamme e la polizia ha riportato la situazione all'ordine. "Il Cie è un luogo sicuramente brutto e non entusiasmante, ma necessario per contrastare l'immigrazione abusiva e illegale degli extracomunitari, mentre i comunitari, i romeni e gli appartenenti all'Ue hanno un altro regolamento", ha commentato Gianni Alemanno a…
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“Cie peggio delle carceri”, la video-inchiesta del Corsera

“Cie peggio delle carceri”, la video-inchiesta del Corsera

Luoghi di detenzione e di abuso in cui casi di suicidio, pestaggi, abusi di psicofarmaci e tentativi di fuga sono frequenti. Questa la fotografia che Corriere.it dà dei Cie italiani. I centri di identificazione ed espulsione per migranti senza documenti diventano vere e proprie prigioni in cui si esser reclusi con la sola colpa di un illecito amministrativo, quello rappresentato dallo status di sans papier. Condizioni denunciate anche dal rapporto della commissione "diritti umani" del Senato sullo stato dei diritti umani negli istituti penitenziari e nei centri di accoglienza e trattenimento per migranti in Italia che evidenzia come "le condizioni…
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