giornalismo

La vita straordinaria di Elizabeth Miller, da Vogue a reporter di guerra

La vita straordinaria di Elizabeth Miller, da Vogue a reporter di guerra

Dagli sfarzosi set fotografici di Vogue alle trincee della Seconda Guerra Mondiale, la parabola di Lee Miller è la storia di una donna che ha sfidato ogni convenzione. Modella, fotografa, musa e corrispondente di guerra, Lee ha rotto barriere sia davanti che dietro la macchina fotografica. La sua vita—ora raccontata nel film con Kate Winslet—è un esempio di libertà, ribellione e genio creativo. Gli esordi Elizabeth “Lee” Miller nasce nel 1907 a Poughkeepsie, New York, in una famiglia benestante ma segnata da traumi e ambiguità. A soli 7 anni, viene violentata e contrae la gonorrea, una malattia stigmatizzata e quasi incurabile all'epoca. Suo…
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Ida B. Wells: la giornalista che affrontò il terrore del linciaggio e sfidò il potere bianco

Ida B. Wells: la giornalista che affrontò il terrore del linciaggio e sfidò il potere bianco

Ida B. Wells, la prima donna afroamericana a possedere e dirigere un giornale negli Stati Uniti, non solo combatté la violenza razziale, ma divenne anche una pioniera del giornalismo investigativo, un'attivista dei diritti civili e una figura di spicco del movimento per il suffragio femminile. Dalle catene della schiavitù alla lotta per la giustizia Nata il 16 luglio 1862 a Holly Springs, Mississippi, Ida Bell Wells conobbe fin da bambina l’ombra della schiavitù. Figlia di James e Elizabeth Wells, entrambi schiavi fino all'abolizione sancita dal XIII emendamento nel 1865, Ida visse in un contesto dove la lotta per l'alfabetizzazione e l'autodeterminazione erano vitali.…
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Quel sottile razzismo svedese

Quel sottile razzismo svedese

Un appello lanciato da 39 giornalisti del servizio radiofonico pubblico svedese punta il dito contro le discriminazioni, a volte velate a volte no, che i reporter (e più in generale i lavoratori) con un background straniero sono costretti a subire nell'insospettabile Svezia. Articolo di Joshua Evangelista Se pensiamo alla Svezia pensiamo a un paese aperto alle diversità, accogliente e rispettoso delle minoranze. Lo pensiamo perché è vero. Storicamente, la Svezia è sempre stata uno dei rifugi più sicuri per chi migra. È il terzo paese al mondo per accoglienza di rifugiati pro capite dietro Canada e Australia e nel 2015…
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Il coronavirus ci ha confermato che sugli esteri serve un giornalismo di qualità

Il coronavirus ci ha confermato che sugli esteri serve un giornalismo di qualità

Cosa abbiamo imparato dopo 24 dirette di #viaggiadacasa Che il giornalismo sia in crisi di autorevolezza è cosa arcinota. Che a causa della pandemia questo astio si sia accentuato, anche. Insomma, fare informazione oggi vuol dire navigare a vista in un mare denso di complotti, rancori e risentimenti. Perché al sospetto verso il giornalista schiavo del potere si aggiunge l’antipatia per il portatore cinico di cattive notizie, lo sciacallo che lucra sul dolore altrui. E non sempre si può dare torto a chi la pensa così. Questo vale in generale; per l’informazione sugli esteri la situazione è smisuratamente peggiore. Da…
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La Turchia non è un paese per giornalisti

La Turchia non è un paese per giornalisti

Sono ormai anni che in Turchia il regime di Recep Tayyip Erdogan mette a dura prova la libertà d'espressione e di stampa. L'invasione militare turca e l'attacco mirato nei confronti delle popolazioni curde nel nord della Siria ha riacceso i riflettori non solo sulla questione curdo-turca, ma anche sulle condizioni in cui versano gli oppositori politici del governo di Ankara. Le proteste di Gezi Park del 2013 prima, e il fallito colpo di stato del 2016 poi, hanno mostrato il vero volto di Recep Tayyip Erdogan. La repressione del dissenso ha suscitato un'indignazione globale. Dopo i politici dell'opposizione arrestati, dopo…
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