hip hop

Arte e musica per il dialogo all’Auditorium Parco della Musica – fotogallery

Arte e musica per il dialogo all’Auditorium Parco della Musica – fotogallery

foto di Stefano Romano Musica, danza, arti grafiche e testimonianze ne "Una bella notizia", il concerto-evento progettato da Hope con il patrocinio di Roma Capitale, avvenuto giovedì 18 ottobre nell'ambito della giornata di confronto e dialogo in occasione della XIII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei vescovi. Più di mille persone hanno assistito, presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma, a una serata di alto livello artistico. Dalla cantautrice statunitense Jackie Francois a dal duo hip-hop francese Sentinel Crew (i cui membri vengono dalle banlieue parigine), alla stupenda voce gospel della cantante britannica Lois Kirby e alla contralto giapponese Mika Kunii (che ha interpretato…
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“Fi nas alet la” – Zanko canta la sua Siria in lotta

“Fi nas alet la” – Zanko canta la sua Siria in lotta

"Ho imparato a vedere il mondo da due punti di vista, quello italiano e quello siriano" racconta Zanko el arabe blanco, rapper di Milano di origine siriane. Ed è proprio del paese dei genitori che parla il suo ultimo video. Il brano si intitola "Fi nas alet la" ("C'è gente che ha detto no") e il video è "interamente realizzato con video amatoriali clandestini delle rivolte in Siria e in altri paesi arabi interessati da sommosse di massa. Dedicato a tutti gli arabi e tutti i popoli che lottano e hanno il coraggio di dire NO. Tributo speciale alla lotta siriana".
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Alla scoperta del rap palestinese

Alla scoperta del rap palestinese

di Nicola Casile La musica, si sa, è un linguaggio universale. Ma ci sono certi tipi di musica che, per la loro stessa natura, si prestano maggiormente ad essere utilizzati come forte mezzo di comunicazione e veicolo di idee. Uno di questi è l’hip hop. Nato nelle comunità afroamericane dei ghetti di New York più di trent’anni fa, oggi è diffuso in ogni angolo del pianeta. E se in America, e in parte anche in Europa, lo spirito originario si è diluito nel tempo, in altri contesti si è trasmesso inalterato. E’ il caso, ad esempio, della Palestina. Spesso si…
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Senegal, quando l’hip hop fa tremare il potere

Senegal, quando l’hip hop fa tremare il potere

Testo di Valentina Pomatto, immagini di Sarah Fragiacomo Raggiungevo il Senegal a marzo, quando nel mondo arabo scoppiavano le rivolte. Algeria, Tunisia, Egitto, Libia: focolai di ribellione in Medio Oriente e in Nord Africa alimentavano le speranze, e i timori, di una “primavera araba”. In questi mesi i regimi hanno vacillato e un'aria di cambiamento si è estesa nel bacino del Mediterraneo e oltre, fino alla Siria e allo Yemen, tra gli stati più conservatori e autoritari del vicino Oriente. D'improvviso è sembrato che i media, i cittadini e l'opinione pubblica in generale siano tornati a considerare il potere della…
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Lagraa e la sua fiducia nella vita: quando l’hip hop crea integrazione

Lagraa e la sua fiducia nella vita: quando l’hip hop crea integrazione

Negli anni '90 alcuni coreografi francesi in cerca di nuovi stimoli inserirono nelle loro compagnie danzatori di hip hop di provenienza maghrebina, cresciuti nelle periferie della Francia. Questi stessi danzatori poi hanno messo su delle proprie compagnie mescolando la break dance al contemporaneo e all'arte circense. Tra i nomi più conosciuti Mourad Merzouji,insediato nel centro coreografico di Créteil, Rachid Ouramdame che lavora a Genevilliers e Abou Lagraa fondatore della compagnia la Baraka a Lione. Inoltre Lagraa ha scelto nove danzatori algerini dando vita alla “ Cellule contemporaine du Ballet National Algérien”. Per questo ensamble ha creato un dittico intitolato “Nya”…
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