Marocco, l’infelice destino delle domestiche bambine tra violenze e schiavitù
Meno di dieci anni, marocchine, provenienti dalle zone rurali del Paese: è l’identikit delle nuove domestiche, piccole lavoratrici che, dalle campagne, ogni anno, vengono mandate dai genitori in città, trovando lavoro nei quartieri borghesi. Costano poco, una media di 30 dollari, versati alla loro famiglia, e lavorano tanto, sostenendo dei turni massacranti. La loro giornata comincia alle sei del mattino e termina non prima di mezzanotte. L’unica mansione delle piccole marocchine è “la casa” del datore di lavoro. Nell’arco della giornata, all’interno delle mura domestiche, si consumano violenze e molestie, le piccole sono in balìa dei datori di lavoro stessi,…