A Roma, con il cuore a Suruc
di Giulia Sabella Cahide è vestita di nero. È inginocchiata a terra e con cura, senza fretta, dispone dei fiori intorno alla foto che ritrae alcuni dei ragazzi curdi uccisi il 20 luglio a Suruç, nel Kurdistan turco. Anche lei è venuta in piazza della Repubblica a Roma per partecipare al presidio organizzato da Uiki Onlus e Rete Kurdistan in sostegno alle vittime del Centro culturale di Amara. «Tutto il popolo curdo è la mia famiglia – spiega – e io oggi ho perso la mia famiglia». Con lei in piazza ci sono un centinaio di persone: curdi, italiani, attivisti e…