“La marina italiana ci ha rubato tutto”, il racconto dei profughi siriani

“La marina italiana ci ha rubato tutto”, il racconto dei profughi siriani

Yasmin (nome di fantasia) è una madre di quattro figli dai 2 ai 12 anni. Assieme al marito, sono due dei trenta rifugiati di guerra siriani che hanno presentato denuncia alla polizia per un presunto furto di preziosi e contanti avvenuto ai loro danni durante l’intervento di soccorso della Marina Militare italiana. In 95 erano stati soccorsi a 30 miglia a Sud-Ovest di Lampedusa la sera del 25 ottobre dalla Chimera, corvetta della Marina Militare operativa nel Mar Meditteraneo. Le denunce dei migranti riguardo la sparizione di oggetti preziosi, dollari ed euro, hanno fatto scattare due inchieste conoscitive, una della…
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Lampedusa, si rovescia un’altra imbarcazione: 200 migranti in mare

Lampedusa, si rovescia un’altra imbarcazione: 200 migranti in mare

Un'imbarcazione con a bordo circa 200 migranti si è rovesciato nel Canale di Sicilia, nei pressi di Lampedusa. Due elicotteri della Marina militare stanno soccorrendo le persone in mare. "Sembra che si sia ribaltato un barcone, e che addirittura sia affondato. Sono intervenute due nostre navi, la fregata Espero e il pattugliatore d'altura Libra", ha detto a Reuters una fonte della Marina. "Ci sarebbero almeno 200 persone in mare. Le stanno recuperando due nostri elicotteri". Sarebbero stati avvistati dei cadaveri in acqua.
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Immigrazione clandestina, indagati i sopravvissuti alla strage di Lampedusa

Immigrazione clandestina, indagati i sopravvissuti alla strage di Lampedusa

Sono circa 150 i migranti scampati alla strage di Lampedusa (in cui oltre cento persone sono morte e in cui circa duecento corpi potrebbero essere ancora nel relitto); sistemati come sardine nel centro di accoglienza (che può ospitare un massimo di 300 persone ma attualmente ve ne sono più di mille), ora sono stati iscritti nel registro delle notizie di reato (c.d. registro degli indagati) per immigrazione clandestina (tranne i minori). Come prevede la Bossi-Fini (QUI un vademecum con i punti salienti della legge). Ne dà conferma il procuratore capo di Agrigento Renato Di Natale: "Non potevamo fare altrimenti, è un atto dovuto".
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L’appello de L’Espresso: “Lampedusa Nobel per la pace”

L’appello de L’Espresso: “Lampedusa Nobel per la pace”

"Ha ragione Fabrizio Gatti: la piccola-grande isola di Lampedusa, che in queste ore vive l’ennesimo dramma dell’immigrazione, merita il premio Nobel per la pace. L’Espresso sposa questa causa, se ne fa interprete, si batterà perché la candidatura diventi realtà. Abbiamo tempo fino a febbraio 2014 per raccogliere e presentare le firme. Mi auguro che l’idea conquisti l’appoggio delle istituzioni, del mondo politico, degli intellettuali e sopratutto dei cittadini ai quali chiediamo di firmare il nostro appello, il modo più semplice per condividere la nostra proposta. Che è nata da almeno cinque buone ragioni". Inizia così l'appello di Bruno Manfellotto, direttore de…
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