Lampedusa: dopo protesta Chaouki sgomberato il centro di prima accoglienza

E' in corso di svolgimento lo sgombero del centro di prima accoglienza di Lampedusa nel quale si è rinchiuso per protesta il deputato del Partito Democratico Khalid Chaouki. Lo ha comunicato questa mattina su Twitter lo stesso Chaouki al termine della sua seconda notte all'interno del centro. Sono infatti pronti due voli che a breve trasferiranno 219 migranti di diverse nazionalità in altre strutture. La protesta del deputato Pd era nata in seguito alla divulgazione del video girato da un profugo siriano in cui si mostravano i migranti nudi in fila all'esterno della struttura per essere disinfettati. Un'immagine che a molti,…
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Lampedusa: rimossi i responsabili del centro mentre la Ue minaccia procedura di infrazione

A seguito delle polemiche causate dal video trasmesso lo scorso 16 dicembre dal Tg2 nel quale si vedevano decine di migranti nudi in mezzo al cortile del centro di accoglienza di Lampedusa in attesa di essere disinfettati, la Legacoop Sicilia ha deciso di rimuovere i responsabili di 'Lampedusa Accoglienza', la cooperativa che gestisce il centro. E' stata inoltre istituita una commissione d'indagine conoscitiva affidata a Legacoop Sociali. "La commissione - spiega Legacoop - accerterà eventuali disfunzioni e responsabilità". In un documento redatto al termine di una riunione dell'organismo dirigente di Legacoop si lancia un invito anche ai governi regionale e nazionale…
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“Il centro di accoglienza di Lampedusa è come un lager”, il video shock

  ITA - Ieri, 16 dicembre, il Tg2 delle 20.30 ha mandato in onda un servizio di Valerio Cataldi sul centro di accoglienza di Lampedusa. Nel servizio era inserito un video girato con un telefonino da uno dei migranti ospiti della struttura. Il video mostra decine di migranti in fila nudi, costretti a spogliarsi di fronte a tutti in mezzo al cortile del centro di accoglienza per poi essere spruzzati di disinfettante con una pompa. "Siamo trattati come animali", commenta il ragazzo autore del filmato intervistato dal Tg2, "uomini e donne subiscono lo stesso trattamento, la stessa umiliazione ogni tre,…
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A Lampedusa per riscrivere la geografia dei diritti

A Lampedusa per riscrivere la geografia dei diritti

di Riccardo Bottazzo Nessuno se l’è dimenticato, quel 3 ottobre. A poche miglia dalla spiaggia di Lampedusa affogavano 368 persone. Uomini, donne e bambini in fuga da guerre, fame e violenze. Uomini, donne e bambini che cercavano solo un futuro e che hanno trovato una frontiera. La frontiera di guerra di una Europa militarizzata che, anche dopo la tragedia, continua ad investire miliardi di euro in politiche di esclusione forzata a Lampedusa come a Melilla, con il muro di Evros, i pattugliamenti di Frontex, fino ad invadere la stessa sovranità di Stati terzi, esternalizzando sino al cuore del deserto libico…
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“Scusate se non siamo affogati” – video

“Scusate se non siamo affogati” – video

Il collettivo "Le venticinque undici" ha raccolto le testimonianze di alcuni profughi siriani arrivati in Italia con l'imbarcazione che aveva fatto naufragio l'11 ottobre 2013 nella zona Sar di Malta. Ciò che ne esce fuori, irrobustito anche dall'inchiesta di Fabrizio Gatti, è molto chiaro: "Se i soccorsi fossero partiti subito, il naufragio, avvenuto verso le 17, sarebbe stato evitato e non sarebbero morte più di 250 persone, tra cui moltissimi bambini", scrivono gli autori. Nel racconto si parla degli spari dell’imbarcazione libica che voleva fermare la nave ("Guardie costiere libiche? Non è dato saperlo"), così come dell'assoluta indifferenza da parte…
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