Viaggio in un centro d’accoglienza, sospesi tra Africa ed Europa
di Valentina Tortelli Ahmed pollo, Eric anche pollo, Mehdi invece, pesce. E' l'elenco del centinaio d'ospiti, ripartito per genere e nazionalità e smarcato attentamente dagli operatori. Sono le 13, ora di pranzo. Loro, gli ospiti, arrivano, prendono il loro pasto in confezioni monodose sigillate e inserite in un sacchetto di plastica e tornano in camera. Così da settimane, mesi. Così, per qualcuno di loro, da 365 giorni: un anno. Siamo nel centro di accoglienza di Falerna (Catanzaro) uno dei vari gestiti dal consorzio di cooperative sociali CalabriAccoglie. Di centri come questo, allestiti per far fronte – nel 2011 – all'emergenza…