In Libia i sordi combattono con i ribelli. Sperando in un futuro di diritti
di Federica Marsi Per oltre quarant’anni il regime di Gheddafi si è retto su un precario gioco di equilibri tra divisioni tribali, razziali, etniche e religiose. In assenza di un leader forte e di una bandiera comune, queste differenze sembrano destinate a sfociare in una vera e propria guerra civile giocata su contrapposizioni e rivalità diventate endemiche sotto il regime. “Il problema”, dice Hassan Emnasser, rifugiato di Tawerga, al Global Post, “non è Gheddafi, il problema è tra bianchi e neri. Gli abitanti di Misurata non trattano bene le persone di Tawerga. E’ difficile trovare un lavoro, quindi si uniscono all’esercito…