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Souf Camp, dove le donne palestinesi costruiscono il futuro

Souf Camp, dove le donne palestinesi costruiscono il futuro

Il campo profughi di Souf si trova a pochi chilometri di distanza dalle rovine romane di Jerash, secondo polo d’attrazione turistica in Giordania dopo Petra, verso cui si dirigono ogni giorno centinaia e centinaia di visitatori. Eppure, la quasi totalità di questi ultimi ne ignora completamente l’esistenza. Dei 59 campi-profughi palestinesi riconosciuti dall’UNRWA fra Giordania, Libano, Siria, Cisgiordania e Striscia di Gaza, pochi sono noti al resto del mondo, e per lo più per circostanze tragiche, come ad esempio quelle del massacro di Sabra e Shatila o del più recente dramma di Yarmouk. Tuttavia, ve ne sono altri, invece, che…
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L’Isis a Yarmouk e la complicità delle sigle palestinesi

L’Isis a Yarmouk e la complicità delle sigle palestinesi

di Palestinian League for Human Rights/Syria La mattina del 1° aprile 2015 il campo di Yarmouk, nella periferia di Damasco, ha subìto un feroce attacco da parte dell'Isis. Le forze dello Stato Islamico hanno attaccato Yarmouk dai suoi confini a sud, vicino alla zona conosciuta come "Alhajar Alaswad". I suoi affiliati sono riusciti a controllare più zone del campo fino a quando un gruppo formato da abitanti di Yarmouk, l'Aknaf Beit Almaqudes, li ha affrontati fino a farli ritirare, restringendo le aree di controllo. Nel frattempo, l'Isis ha bersagliato il campo con colpi lanciati a caso, uccidendo Jamal Abu Khalifa, un media-attivista, e…
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“La nostra Palestina ora è l’Europa”

“La nostra Palestina ora è l’Europa”

di Stefano Fogliata “Sono palestinese di Haifa, nata in Siria nel campo di Yarmouk due anni dopo la Nakba”. Esordisce così Etaf Al Shora, presentandosi come figlia della “catastrofe” palestinese nel 1948 conseguente alla creazione di Israele. L’anziana donna è una dei circa 540.000 palestinesi che abitavano in Siria prima dello scoppio della guerra civile; il campo di Yarmouk, 8 km a sud di Damasco, ne ospitava circa 200.000 ed era considerato il centro politico e culturale nel paese dei rifugiati nel paese. “Nonostante le difficoltà iniziali dopo la fuga nel 1948 - prosegue Etaf-  siamo riusciti a costruirci una…
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Nakba in Libano, la speranza dei nipoti della ‘catastrofe’

Nakba in Libano, la speranza dei nipoti della ‘catastrofe’

Nella ricorrenza dei 66 anni dalla cacciata del popolo palestinese, il ricordo di quei giorni per i palestinesi in Libano è l'occasione per rivendicare il proprio diritto al ritorno. E per trasmetterne la memoria alle nuove generazioni. testo e foto di Stefano Fogliata Speravano di celebrare l'anniversario della Nakba, il "giorno della catasfrofe", a Maroun al-Ras, all'estremo sud del Libano, pochi metri dal confine con Israele. “Da lì possiamo almeno vedere la Palestina; molti dei nostri villaggi sorgevano proprio a pochi passi dal confine odierno” tengono a precisare gli anziani del campo di Beddawi, nel nord del Libano vicino a…
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I 50 ragazzi israeliani contro l’esercito: “Non violeremo i diritti umani”

I 50 ragazzi israeliani contro l’esercito: “Non violeremo i diritti umani”

Cinquanta adolescenti israeliani hanno scritto una lettera al Primo Ministro Benjamin Netanyahu per dichiarare che si rifiuteranno di arruolarsi perché l'esercito occupa la terra palestinese. "La ragione principale per il nostro rifiuto è data dal fatto che ci opponiamo all'occupazione dei territori palestinesi da parte dell'esercito", hanno scritto i 50 ragazzi nella lettera a Netanyahu, pubblicata su Fb dal gruppo pacifista israeliano Yesh Gvul. I giovani obiettori hanno citato poi le "violazioni di diritti umani" in Cisgiordania, incluse "esecuzioni, costruzioni di colonie, detenzioni amministrative, torture, punizioni collettive e iniqua distribuzione di acqua ed elettricità". "Qualsiasi arruolamento", continua la lettera, "perpetuerebbe l'attuale situazione, quindi…
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