reportage

L’ultimo porto toccato dal Titanic: il viaggio e la tragedia raccontati in un museo

L’ultimo porto toccato dal Titanic: il viaggio e la tragedia raccontati in un museo

Il nostro viaggio inizia una mattina di aprile a Cobh (prima Queenstown), nella costa sud dell’Irlanda: siamo nella contea di Cork e proprio qui c’è il secondo porto naturale più grande del mondo, subito dopo quello di Sidney. Immaginate quante persone, quante merci, quante speranze passano da qui ogni giorno: questo è uno dei punti più trafficati di tutta l’isola. "Davanti a noi c’è l’oceano e, appena dopo l’orizzonte… L’America. Qui sul pontile tira un vento freddo, ma l’emozione non me ne fa nemmeno rendere conto, a me, che non ho mai conosciuto una vera estate...”: queste sono le sensazioni…
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Faccia da turco

Faccia da turco

  Nel 1983 un giornalista tedesco di punta decide, dopo un'esitazione durata dieci anni, di valicare la frontiera che divide, in Germania, i cittadini tedeschi dagli immigrati turchi. Si "traveste da immigrato": inizia a farsi chiamare Ali, si mette lenti a contatto scure e si tinge di nero i capelli. Quindi mette un annuncio sul giornale nel quale si dichiara disposto a fare qualsiasi tipo di lavoro. Comincia così, con questa croce sulle spalle, la risalita del calvario dell'immigrazione. In questo passaggio del suo libro "Faccia da turco",  racconta una parte del percorso della sua personale Odissea.  L'inchiesta di Gunter è un documento unico sulle condizioni dei milioni…
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Prostitute, turisti, indignados e ‘kebabbari’: Barcellona al tempo della crisi

Prostitute, turisti, indignados e ‘kebabbari’: Barcellona al tempo della crisi

testo e foto di Stefano ed Emiliano Pacini Saranno passati trent’anni da quando Manu Chao scrisse una canzone che diceva che a Barcellona c’erano più indiani che in Arizona. “Indios de Barcelona” parlava del “Barrio Chino” e di Sant Pau, zone a forte immigrazione da sempre, un ammasso di vie e viuzze a ridosso delle vecchie darsene di Drassanes e che oggi fanno parte del più ampio barrio del Raval, dove il 60% dei residenti è straniero. Da sempre quest’angolo di città ne ha viste letteralmente di tutti i colori, vuoi per quelli dei suoi abitanti o vuoi per quelli…
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